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In questo Anno Santo proviamo a riconoscere il ruolo di Dio

Foto di Thomas da Pixabay

Tutti nella vita abbiamo dei compiti da svolgere, ma per eseguire bene questi compiti, ogni individuo ha un ruolo ben preciso e distinto all’interno della società. Per i sociologi il ruolo è un concetto che definisce l’insieme dei modelli di comportamenti attesi, degli obblighi e delle aspettative che convergono su un individuo che ricopre o riveste una determinata posizione. C’è da dire, che spesso il ruolo è associato al concetto di status, in quanto, una determinata posizione sociale comporta sia degli obblighi che dei benefici. Il ruolo è quasi sempre l’insieme di un prodotto sociale. Infatti, nella nostra società così complessa e differenziata sono tanti i ruoli che l’individuo è chiamato a ricoprire e non sempre rispondono alle aspettative che magari ci siamo prefissati.

Il più delle volte, il ruolo influenza il modo in cui gli individui interagiscono tra di loro e di fatto costituiscono o costruiscono la stessa realtà sociale. Ma, per cercare di definire l’importanza del ruolo, si deve ricordare che esso può senza dubbio definire l’identità stessa di una persona e di conseguenza il senso di appartenenza ad un preciso gruppo. Quando si pensa al ruolo, la nostra mente si collega o fa riferimento ad un personaggio che è impegnato nella recitazione, rivestendo un particolare ruolo appunto, sia nella televisione, o in teatro o al cinema. Naturalmente il termine ruolo acquista una maggiore rilevanza in ambito sportivo, non serve andare lontano per ritrovarlo, il mondo del pallone, nel bene o nel male, insegna. E così abbiamo ruoli unici per tutti valgono, quelli della madre e del padre, ruoli che nel corso degli anni, pur con i dovuti cambiamenti epocali, restano ancora validi e insostituibili. Scopriamo all’interno di un team lavorativo o di un gruppo, quanto sia importante e basilare, stabilire dei ruoli, e così ciascuno si sente investito di responsabilità al fine di raggiungere un obiettivo stabilito.

Ma, dopo queste brevi considerazioni, che hanno provato forse a definire cosa sia un ruolo e quanto sia fondamentale nella società attuale, viene la voglia di porci più di una domanda, più di un interrogativo. Anche di Dio ha un ruolo? Oppure qual è il ruolo di Dio? Sono domande tra le più antiche e profonde che l’umanità si sia posta, nel passato, nel presente e forse si porrà anche nel futuro. Non esiste una risposta univoca e definitiva, in quanto le concezioni divine variano enormemente tra le diverse culture, e filosofie. In molte religioni, Dio è considerato la fonte ultima della moralità, fornendo principi e valori che guidano il comportamento umano, valori che includono concetti come giustizia, compassione, onestà e rispetto per la vita.

Il ruolo di Dio nella società è spesso oggetto di dibattito, con punti di vista diversi sul rapporto tra religione e stato, libertà religiosa e pluralismo culturale. A questo punto, potrebbe risultare facile o difficile provare a rispondere, dipende da punti di vista, dalla propria coscienza che dovrebbe interrogarsi su quale ruolo Dio riveste e occupi nella nostra vita e se veramente ci interessa sapere e conoscere il ruolo che attribuiamo al nostro Creatore. Ci viene alla mente quanto disse il Papa dei trentatré giorni, Giovanni Paolo I all’Angelus di domenica 10 settembre 1978: “noi siamo oggetto da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. E’ papà; più ancora è madre. Non vuol farci del male; vuol farci solo del bene, a tutti. I figlioli, se per caso sono malati, hanno un titolo di più per essere amati dalla mamma. E anche noi se per caso siamo malati di cattiveria, fuori di strada, abbiamo un titolo di più per essere amati dal Signore…”. Attribuire a Dio, al nostro Creatore, il ruolo di “papà, più ancora di madre” è qualcosa di meraviglioso e vorremmo aggiungere che sicuramente è il ruolo più adatto a Dio, infatti chi più dei genitori può voler bene ai propri figli?

E noi siamo tutti figli di Dio, un Dio ricco di misericordia, sempre pronto a perdonare come un vero padre e una vera madre di famiglia. Proprio questa genitorialità di Dio, permette a ciascun individuo di trovare in Lui, una guida, una luce, e soprattutto una parola, e che parola, di speranza e di misericordia nel difficile cammino della vita di ogni giorno, di tutti i giorni. E proviamo a riconoscere e scoprire il ruolo di Dio, soprattutto nel corso di quest’Anno Santo, dove potremmo essere noi i pellegrini che trovano in Dio la speranza, la stessa speranza di aiuto che un figlio cerca nei propri genitori sin da quando nasce.

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