L’Ocse definisce l’educazione finanziaria come un “un processo attraverso il quale i consumatori, i risparmiatori e gli investitori migliorano le loro capacità di comprensione dei prodotti finanziari e dei concetti che ne sono alla base e attraverso istruzioni, informazioni, consigli sviluppano attitudini e conoscenze atte a comprendere i rischi e le opportunità di fare scelte informate, dove ricevere supporto o aiuto per realizzare tali scelte e per le azioni da intraprendere per migliorare il proprio stato e il livello di protezione.” Questa definizione, molto chiara ed esaustiva, ci pone di fronte all’importanza improrogabile di una maggiore educazione in materia, partendo proprio dall’insegnamento di tale disciplina, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, con l’obiettivo di dare ai cittadini del futuro le competenze adeguate a far fronte alle possibili difficoltà che possono sorgere in questo ambito e avere così la possibilità di effettuare delle scelte responsabili.
Rimarcare l’importanza della formazione in correlazione alla gestione economica della propria quotidianità assume un valore ancora più importante nella Giornata del Risparmio la quale, quest’anno, si svolge a poche ore di distanza dall’inizio del mese dell’educazione finanziaria. Alla luce di ciò, risparmio e educazione finanziaria, rappresentano due concetti intrecciati che procedono su binari paralleli. Quindi, informare e rendere consapevoli i cittadini a tutto campo in merito ad un utilizzo etico e responsabile, nell’ottica della solidarietà reciproca e volto a prevenire situazioni di fragilità, rappresenta il fulcro dell’azione che, ogni soggetto deputato deve intraprendere, mettendo sempre al centro la salvaguardia della dignità delle persone e del bene comune.