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Cosa rappresentano le letture della domenica nella Celebrazione Eucaristica

Foto di James Chan da Pixabay

Durante la Celebrazione Eucaristica della domenica vengono solitamente proposte all’assemblea dei fedeli tre le letture, tratte rispettivamente: dall’Antico Testamento, dalle Lettere di S. Paolo o degli Atti degli Apostoli e naturalmente dal Vangelo. A queste letture si deve aggiungere il Salmo che segue la prima lettura, una risposta dell’assemblea alla Parola di Dio. Viene scelto in base al tema della prima lettura e del Vangelo, creando un dialogo tra i tre testi. L’insieme di queste letture rappresentano un momento sacro e significativo all’interno della pratica religiosa cristiana. Le Sacre Scritture vengono lette e meditate in modo particolare in questo giorno, rivestendo un ruolo centrale nella liturgia.

Fin dalle prime comunità cristiane, la lettura delle Sacre Scritture era una pratica fondamentale. Tuttavia, all’inizio non esisteva un testo unico e standardizzato per le letture. Esse sono tratte sempre dal Lezionario un libro liturgico fondamentale per le celebrazioni religiose, in particolare quelle cristiane. Le letture seguono un ciclo liturgico annuale, che comprende diversi tempi forti (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua) e il tempo ordinario. In sostanza, è un elenco sistematico dei brani delle Sacre Scritture prese dall’Antico e dal Nuovo Testamento, che vengono letti durante le messe e altre funzioni religiose nel corso dell’anno o in occasioni particolari

Proprio la lettura del brano evangelico, costituisce il culmine della stessa liturgia della Parola e l’assemblea che partecipa alla messa, viene preparata dalle altre letture, prima quella dell’Antico Testamento e poi quelle del Nuovo. Questi brani letti e commentati diventano fonte di ispirazione, una guida morale e forza spirituale per i fedeli, offrendo un’occasione per approfondire la propria comprensione della fede e rafforzare il legame con la comunità religiosa.

Le letture sono scelte in modo da sottolineare il tema specifico di ciascuna domenica, aiutandoci a riflettere sulla nostra vita alla luce della Parola di Dio, sono collegate tra loro e con le altre parti della Messa, creando un percorso unitario di fede e di preghiera. Non sempre risulta facile comprendere la Parola di Dio, sicuramente l’ascolto delle letture richiede e prevede un’attenzione e un interesse particolare: occorre, infatti, mettersi in sintonia con la Parola, quella Parola che diviene alimento principale per la vita del cristiano. E’ scritto nel vangelo di Matteo: “…non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio …”.

Ma se da una parte, quella del fedele praticante, ci vuole attenzione e partecipazione, nel saper recepire questa Parola, dall’altra parte va sottolineato come allo stesso tempo non sia facile comunicare questa stessa Parola. Annunciare la Parola di Dio, certamente non è facile; ma è proprio mediante questo annuncio che ogni individuo, tornando a casa, nei luoghi di lavoro, può portare qualcosa dentro di sé, su cui riflettere e su cui meditare.

E non basta. Egli è anche in grado di trasmettere questa Parola. “Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano!”, questa frase riportata nel vangelo di Luca, evidenzia ancora di più l’importanza della Parola: non basta semplicemente ascoltarla e comprenderla, ma soprattutto viverla, metterla in pratica nella difficile vita di ogni giorno, di tutti i giorni.

Gualtiero Sabatini: