Da troppi anni la situazione a Castel Volturno sembrerebbe fuori controllo. E' ora di intervenire, non è possibile che in Italia esistano 'isole' che si trasformano in una di sorta stato nello Stato e quindi completamente nelle mani del crimine“. Lo ha detto il direttore editoriale di In Terris, don Aldo Buonaiuto – intervenuto durante il noto format di Rai uno “Storie Italiane”, condotto da Eleonora Daniele – commentando l'inchiesta sulla gravissima situazione di illegalità che riguarda la cittadina del Casertano, fra prostituzione, spaccio e traffici illeciti.
Traffico criminale
“Dispiace per le tante persone per bene – ha aggiunto il sacerdote della “Papa Giovanni XXIII” – questa cittadina sta diventando un covo inquietante, nel quale la criminalità la fa da padrone”. Angosciante, in particolare, “il coinvolgimento dei minori in queste attività illegali”. Sembra, ha aggiunto, “che non si possa fare nulla. Ma questo non è accettabile“. Quanto al presunto traffico d'organi, ha spiegato: “I fruitori non sono certo i poveri che non riescono ad arrivare alla fine del mese, ma alcune persone benestanti. Gli ultimi vengono sfruttati”.
Prostituzione
Stesso discorso per quanto riguarda la prostituzione, nella quale esisterebbero “connivenze fra gruppi criminali nigeriani, mafia italiana e albanese unitamente clienti, di cui si parla sempre troppo poco. Sono loro invece i primi corresponabili di questo mercato ignobile”. Don Buonaiuto ha auspicato una mobilitazione generale per sconfiggere il fenomeno. “Bisogna vincere la paura – ha tuonato – per amore del proprio Paese, della propria città e della legalità. Le istituzioni sono le prime ad avere la responsabilità del loro territorio e devono mostrare la propria faccia, mettendosi accanto ai cittadini onesti”.
Il ruolo delle istituzioni
Il prete della comunità di don Benzi ha sottolineato l'importante ruolo svolto a Castel Volturno dalle forze dell'ordine che, però, “sono troppo poche” per fronteggiare tutti i fenomeni criminali. “Si faccia il primo passo, inviando più agenti – ha esortato -. Questo si può fare, serve la volontà politica. Non possiamo aspettare che altri minori vengano sfruttati. Servono segnali importanti. Castel Volturno è ognuno di noi, dalla parte della legalità, e non può essere abbandonata nelle mani delle mafie”.