La trasmissione televisiva “Storie Italiane”, condotta da Eleonora Daniele su RaiUno ogni mattina alle 10 ha discusso nell'edizione odierna del tema delle sette. In studio c'è stata la testimonianza molto forte di una vittima che ha raccontato la sua esperienza negli anni trascorsi all'interno di una comunità toscana i cui fondatori sono stati condannati in Appello.
Le sette
Tra gli ospiti in studio, anche don Aldo Buonaiuto, esperto del fenomeno delle sette che ha commentato: “Vedere associato il termine 'comunità' ad episodi negativi è una sofferenza per tutti coloro i quali gestiscono ogni giorno una casa famiglia”. Il sacerdote dell'Associazione Papa Giovanni XXIII ha ricordato che “la maggior parte delle case di accoglienza in Italia si dedicano con sacrificio alla cura e al sostegno delle persone più deboli e rappresentano un fiore all'occhiello nella società”. Parlando più in generale del fenomeno delle sette, il direttore di In Terris, ha invitato a prendere sul serio le vittime di questi raggiri: “Parliamo di tante persone che hanno sofferto. Pensiamo sempre ai tanti minori che in Italia rimangono coinvolti in questo mondo tenebroso“.
L'importanza di non tacere il tema
Don Buonaiuto ha anche sottolineato l'importanza di affrontare pubblicamente questo argomento: “Di questo mondo bisogna parlarne seriamente e soprattutto è necessario realizzare misure legislative per incidere contro i truffatori, che conoscono le tecniche di manipolazione mentale per schiavizzare le persone”. Il sacerdote dell'Associazione Papa Giovanni XXIII ha ribadito che “tutte le realtà istituzionali devono prevenire la nascita sul suolo italiano di queste sette criminali ed impedire certe strane connivenze”.
Comprensione per le vittime
Di fronte a questi fenomeni, molto spesso c'è un atteggiamento di scarsa comprensione nei confronti di chi finisce nella rete dei malintenzionati. Una tendenza che don Buonaiuto ha esortato ad evitare: “E' veramente sbagliato – ha detto il sacerdote – semplificare e pensare che le persone che cadono in queste sette siano persono superficiali; invece, sono persone vulnerabili, che vi entrano già con dei problemi e ne trovano degli altri”. Questo perchè se si entra “in una casa famiglia si inizia un percorso per crescere, non per essere distrutti”. Da quasi vent'anni, don Aldo Buonaiuto coordina il numero verde antisette (800228866) dell'Associazione Papa Giovanni XXIII voluto da don Oreste Benzi. Il coordinatore nazionale ha ricordato che questo servizio è una delle “poche realtà che dà voce alle vittime delle sette. Le persone hanno paura di parlare perchè non c'è riscontro”. Il numero verde ha lo scopo dare voce alle vittime e ai loro familiari e riesce a “dare forza, coraggio e ad accompagnare queste persone dalle forze dell'ordine”. Don Aldo Buonaiuto ha, inoltre, ricordato l'importante lavoro della polizia di Stato che dal 2006 ha istituito un apposito ufficio denominato Sas, occupandosi così di prevenire e contrastare le sette criminogene.