Tre operatori di una casa di riposo di Grado, in provincia di Gorizia, sono stati condannati, con rito abbreviato, a pene complessive per circa tredici anni di reclusione e a un risarcimento di 175 mila euro per maltrattamenti nei confronti di alcuni anziani ospiti.
La decisione
Lo ha deciso questa mattina il Gup del Tribunale di Gorizia, che ha riconosciuto l’aggravante del concorso ed escluso quella della crudeltà, condannando gli operatori sociosanitari rispettivamente a 4 anni e 10 mesi di reclusione, 4 anni e 4 mesi e a 3 anni e mezzo.
I fatti e la condanna
Vittime di minacce, insulti e vessazioni fisiche, secondo quanto ricostruito, erano otto donne, tra gli 80 e i 96 anni, non autosufficienti. A ciascuna di loro – e ai familiari di una delle parti lese, che nel frattempo è deceduta – il giudice ha riconosciuto un risarcimento di 20 mila euro, ma i condannati – interdetti per cinque anni dai pubblici uffici e per tre dalla professione di Oss – dovranno saldare anche 15 mila euro al Comune di Grado, proprietario della struttura, e una cifra da definire in sede civile alla cooperativa appaltatrice dei servizi assistenziali.
Il precedente arresto
I tre operatori erano stati arrestati lo scorso maggio nell’ambito di un’indagine del Nucleo anti-sofisticazione e sanità di Udine. Le indagini erano state avviate a novembre 2021 a seguito di alcune segnalazioni circa “anomali e ripetuti” ricoveri di anziani al Pronto soccorso.
Fonte: Ansa