“Ho firmato l’ordinanza, da mercoledì l’Abruzzo avrà misure più restrittive da zona rossa“. Lo ha detto all’Adnkronos il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. “Abbiamo registrato un peggioramento degli indicatori, i nostri ospedali vivono una grave difficoltà, come d’altronde penso in tutta Italia, e abbiamo deciso di giocare d’anticipo. Siamo certi che venerdì ci avrebbe pensato il ministro Speranza, aspettare avrebbe solo peggiorato la situazione, in ballo c’è la salute pubblica”, ha aggiunto. Secondo l’ordinanza, però, le scuole rimarranno aperte.
Lombardia e Piemonte
Pressing sul governo di Lombardia e Piemonte che vedono i segnali positivi delle chiusure. Chiedono di cambiare colore, di passare a zona arancione. La Conferenza delle Regioni affronterà il nodo dei criteri per le valutazioni sulle misure di emergenza. Ancora non sono state prese decisioni ufficiali, ma si sta valutando in base ai contagi far cambiare “colore” solo ad alcune province. Calano intanto i contagi rispetto al fine settimana (27.354 positivi contro quasi 34mila) e le vittime (504 contro 546). Ma i tamponi sono stati 43mila in meno e il rapporto casi-test sfiora il 18%.
Dopo l’Abruzzo, peggiora la situazione in Puglia
Cresce il numero di contagi, le vittime pugliesi del coronavirus da marzo ad oggi superano quota mille e aumentano anche i ricoveri: 36 in più rispetto a ieri, 1447 contro 1441. L’epidemia di Covid-19 non rallenta la sua corsa in Puglia e i medici invocano l’istituzione della “zona rossa”. A chiederlo è il presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione degli Ordini nazionali, Filippo Anelli: “Il virus – sostiene – continua a diffondersi a una velocità preoccupante in Puglia. L’assessore Lopalco chieda subito al governo di rendere la Puglia regione rossa”.