Un violento terremoto di magnitudo 6 è stato percepito sulla costa settentrionale dell’Islanda.Il sisma si è verificata alle ore 21.07 ha avuto epicentro in mare nel Nord Est Islandese, nella regione di Fjallabuggo, a quarantasette chilometri al largo del villaggio di Dalvik e a pochi dalla costa. L’ipocentro è stato registrato a soli 1.1 Km di profondità: si è trattato di una scossa estremamente forte e superficiale che è stata percepita anche in Groenlandia ed è stata la più forte dell’ultimo anno, durante il quale si sono registrate una quindicina di terremoti. Una potenza che può arrivare fino ad un massimo di 160 km, anche se al momento non sono stati registrati danni a cose o persone.
Vulcani e terremoti
Geologicamente parlando, l’Islanda è un’isola giovanissima. Infatti è una delle terre di più recente formazione di tutto il pianeta, con appena circa 20 milioni di anni contro i circa 4 miliardi della crosta terrestre; il suo territorio è interamente costituito da rocce vulcaniche. Costituisce una delle isole vulcaniche più attive sulla terra, con 30 vulcani attivi, originata dal magma fuoriuscito dalla dorsale oceanica che separa le due placche oceaniche dell’oceano Atlantico, che in corrispondenza dell’Islanda giacciono al di sopra di un hot spot, la cui presenza ha permesso l’emersione dalle acque delle prime conformazioni basaltiche. La presenza dell’isola emersa è dovuta alla sovrapposizione delle due sorgenti magmatiche: la dorsale (basalti N-MORB) e l’hotspot (basalti OIB, ovvero “Oceanic Island Basalts” come le Hawaii). La separazione delle zolle, che avviene alla velocità di circa 2 cm all’anno, ha contribuito a far raggiungere all’isola i suoi attuali 103 000 km² di estensione ed è la causa dei frequenti terremoti. Anche questo sciame sismico è legato proprio all’attività vulcanica della zona, in particolare il Grimsvotn, un vulcano nel Sud-Est del Paese che potrebbe risvegliarsi nelle prossime settimane. Non è ancora chiaro però se queste siano scosse di assestamento oppure se dobbiamo aspettarci un evento sismico ancora più forte.