Il governo Trump è deciso a mettere fine al programma che protegge i dreamer – i figli degli immigrati entrati illegalmente in Usa – nei prossimi sei mesi. Lo ha detto alla Nbc Chad Wolf, segretario facente funzione alla Homeland Security, pochi giorni dopo che la Corte suprema ha respinto un’azione dell’amministrazione in questo senso. Ma per Wolf la Corte “in nessun punto della sua decisione ha detto che il programma è legale. Ha detto semplicemente che non le piaceva la motivazione e le procedure che abbiamo usato”.
Trump contesta dati su suoi fan a Tulsa
Circa 6.200 persone hanno partecipato ieri sera all’evento elettorale di Donald Trump a Tulsa, in Oklahoma. Lo rendono noto i Vigili del fuoco della città, ma la cifra viene contestata dalla campagna del presidente che attribuisce la colpa della partecipazione più scarsa del previsto ai media e ai manifestanti ‘radicali’. L’arena che ha accolto ieri sera Trump poteva ospitare fino a oltre 19mila persone. Secondo lo staff di Trump: “12mila persone hanno passato il metal detector”, dunque il doppio della cifra fornita dai Vigili.
Famiglia Tom Petty diffida Trump, non usi sue canzoni
Intanto la famiglia del defunto musicista americano Tom Petty ha diffidato formalmente Donald Trump dall’usare nella sua campagna elettorale per le elezioni presidenziali Usa 20202 il brano “I Won’t Back Down“, come ha fatto nel comizio di Tulsa. Una campagna, hanno scritto su Twitter, che “si è lasciata alle spalle troppi americani e il buon senso”. “Siamo fermamente contro il razzismo – spiegano – e ogni tipo di discriminazione, Tom Petty non avrebbe voluto che questa canzone fosse usata per una campagna di odio“. La famiglia dichiara il suo sostegno per l’America e la democrazia e afferma che “Donald Trump non sta rappresentando i nobili ideali di nessuno dei due”. “Ci dispiacerebbe che i fan marginalizzati da questa amministrazione pensassero che siamo complici nell’uso di questo brano”, concludono i famigliari di Petty, chitarrista, cantante e compositore noto per essere stato il frontman dei gruppi Mudcrutch e Tom Petty and the Heartbreakers, nonché membro fondatore del supergruppo Traveling Wilburys. I loro nomi si aggiungono ad una lunga lista di artisti e gruppi musicali che hanno diffidato Trump dall’utilizzare le loro canzoni nei suoi rally: Neil Young, Rihanna, Elton John, Rem, Adele, Guns N Roses, i Rolling Stones, Pharrell, Queen, Prince, Aerosmith e Earth Wind and Fire.
Usa 2020: Bolton, voterò per Joe Biden
Alla vigilia dell’uscita del suo libro “The Room Where It Happened”, con rivelazioni bomba contro Donald Trump, l’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton ha detto in una intervista al Daily Telegraph che intende votare per Joe Biden alle prossime presidenziali. “Nel 2016 votai per Trump e non per Hillary Clinton ma ora, avendo visto questo presidente da vicino, non posso farlo di nuovo. La mia preoccupazione è per il Paese, e lui non rappresenta la causa repubblicana che voglio sostenere”, ha spiegato. “Il presidente non ha una base filosofica o una strategia, non conosce la differenza tra interesse nazionale degli Usa e gli interessi di Donald Trump”, ha dichiarato. “C’é una confusione tra l’interesse nazionale e il suo interesse personale, cosa che é molto pericolosa per il Paese”, ha proseguito. “Il presidente si comporta come se pensasse che l’interesse nazionale sia una piccola azienda a gestione familiare, ma le questioni sono troppo importanti per il Paese per essere gestite in questo modo”, ha aggiunto. “Questo significa che non c’è coerenza o strategia. Una decisione presa un giorno può facilmente essere cambiata il giorno dopo”, ha denunciato.
Negli Usa +15% casi di coronavirus nelle ultime 2 settimane
Nelle ultime due settimane i casi di coronavirus in Usa sono aumentati a livello nazionale del 15% e continuano a salire in 18 Stati del Sud, del West e del Midwest. Sia venerdì che sabato negli Stati Uniti ci sono stati oltre 30 mila contagi, il livello più alto dal primo maggio. La media dei morti degli ultimi 14 giorni però è scesa del 42%. Lo scrive il New York Times. Sette Stati hanno raggiunto il loro record di casi in un giorno ieri ed altri cinque nel corso della settimana. Ad oggi, i contagi in Usa – secondo la Johns Hopkins University – sono oltre i 2 milione e 280mila; i decessi sono 119.975, dei quali 31.195 solo a New York.
New York entra oggi nella Fase 2
La Grande Mela entra oggi nella fase due della riapertura dopo essere stata messa in ginocchio dalla pandemia di coronavirus. Lo ha confermato il governatore di New York Andrew Cuomo. La metropoli prova gradualmente a tornare ad essere la città che non dorme mai dopo oltre due mesi di lockdown, 400 mila contagi, 25 mila morti e milioni di posti di lavoro persi. Da oggi a New York cadranno alcune delle restrizioni messe in campo per fermare la diffusione del virus. Dunque servizio al tavolo per i ristoranti, ma solo all’aperto e nel rispetto del distanziamento sociale, e riapertura di alcune attività produttive e commerciali.