“L’ascolto dell’insegnamento degli apostoli, la custodia della comunione reciproca, la frazione del pane e la preghiera”. Sono queste le “quattro caratteristiche essenziali della vita ecclesiale”, che il Papa ha declinato a più riprese nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata alla preghiera della Chiesa nascente.
“I primi passi della Chiesa nel mondo sono stati scanditi dalla preghiera”, ha esordito Francesco durante l’udienza trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico: “Gli scritti apostolici e la grande narrazione degli Atti degli Apostoli ci restituiscono l’immagine di una Chiesa in cammino, una Chiesa operosa, che però trova nelle riunioni di preghiera la base e l’impulso per l’azione missionaria. L’immagine della primitiva comunità di Gerusalemme è punto di riferimento per ogni altra esperienza cristiana”.
Le quattro caratteristiche essenziali
Le quattro caratteristiche essenziali della vita ecclesiale, per il Papa, “ci ricordano che l’esistenza della Chiesa ha senso se resta saldamente unita a Cristo, cioè nella comunità, nella sua Parola, nell’Eucaristia, nella preghiera: è il modo di unirci a Cristo. La predicazione e la catechesi testimoniano le parole e i gesti del Maestro; la ricerca costante della comunione fraterna preserva da egoismi e particolarismi; la frazione del pane realizza il sacramento della presenza di Gesù in mezzo a noi: lui non sarà mai assente, proprio nell’Eucaristia è lì, lui vive e cammina con noi. E infine la preghiera, che è lo spazio del dialogo con il Padre, mediante Cristo nello Spirito Santo”.
“Tutto ciò che nella Chiesa cresce fuori da queste coordinate, è privo di fondamento”, il monito di Francesco: “Per discernere questa situazione dobbiamo chiederci se ci sono queste coordinate. Qualsiasi situazione deve essere valutata alla luce di queste quattro coordinate: quello che non entra in queste coordinate non è ecclesiale”.
Chiesa come “mercato” o “partito politico”
La Chiesa “non è un mercato” o “un partito politico”. Lo ha ribadito il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico e dedicato alla preghiera della Chiesa nascente.
“È Dio che fa la Chiesa, non il clamore delle opere”, ha spiegato Francesco ripreso dal Sir: “La Chiesa – ha proseguito a braccio – non è un mercato, non è un gruppo imprenditori che vanno avanti con questa impresa nuova. La Chiesa è opera dello Spirito Santo che Gesù ci ha inviato per radunarci, è il lavoro dello Spirito Santo nella comunità cristiana, nella vita comune, nell’Eucaristia, nella preghiera, sempre. E tutto quello che esce da queste quattro coordinate è privo di fondamento. È come una casa costruita sulla sabbia”. “È la parola di Gesù che riempie di senso i nostri sforzi. È nell’umiltà che si costruisce il futuro del mondo”, ha assicurato il Papa.
Partito politico
“Alle volte – ha raccontato a braccio – sento una grande tristezza quando vedo qualche comunità che, con buona volontà, ma sbaglia la strada, pensa di fare la Chiesa con i raduni, come se fosse un partito politico. La maggioranza, la minoranza cosa pensa…”.
La Chiesa, invece, “è come un Sinodo: dove c’è la preghiera, dove c’è l’amore comunitario, dove c’è l’Eucaristia”. Senza queste caratteristiche, per Francesco, la Chiesa “diventa un partito politico: maggioranza, minoranza, i cambiamenti si fanno come se fosse una ditta, ma non c’è la presenza dello Spirito Santo”. “Per valutare se una situazione è ecclesiale o non è ecclesiale domandiamoci se ci sono queste quattro coordinate: l’ascolto della Parola di Dio, la vita comunitaria, la preghiera, l’Eucarestia. Se manca questo, manca lo Spirito e se manca lo Spirito saremmo una bella organizzazione umanistica, di beneficenza, anche un partito ecclesiale, ma non c’è la Chiesa”.
Proselitismo o attrazione
“La Chiesa non cresce per proselitismo, cresce per attrazione, e chi muove l’attrazione è lo Spirito”, ha ribadito il Papa: “Non dimentichiamo mai questa parola di Benedetto XVI. Se manca lo Spirito non c’è la Chiesa, c’è un bel club ma non c’è la Chiesa, non c’è sinodalità”.