Come nel gioco dell’oca le prove tecniche di dialogo tra maggioranza ed opposizione rischiano di tornare al punto di partenza. Oggi si è consumato un nuovo strappo plateale tra la maggioranza che sostiene il governo e la risposta di Lega e Fratelli d’Italia. E questo è accaduto nel giorno in cui Conte ha invocato la “coesione nazionle” in Parlamento che ha informato in vista del prossimo consiglio dell’Unione Europea, parlando di Recovery Fund e chiedendo di “agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale perché la sfida non rechi all’Italia il doppio danno di veder perdere la sfida europea e quella, forse più difficile, di vedere riformare alcune criticità’, annunciando che quando il Recovery plan sarà pronto il premier sarà in Parlamento per raccogliere proposte e suggerimenti.
Lo strappo di Lega e Fratelli d’Italia
Ma Lega e Fratelli d’Italia hanno scelto di rendere visibile il loro dissenso abbandonando l’aula di Montecitorio. Dal Senato non sono mancate dure critiche al governo da Salvini: “se i soldi dell’Europa arriveranno nel 2021 non serviranno a un accidente – ha detto il leader leghista – i soldi devono arrivare subito”. Mentre Fratelli d’Italia ha contestato in particolare la scelta di tenere una informativa che impedisce la presentazione di risoluzioni che sarebbero state soggette al voto in Parlamento.
Forza Italia resta una aula
Una decisione che non è piaciuta nemmeno a Forza Italia che però non ha abbandonato l’aula come gli altri partiti del centro destra. L’esponente azzurro Brunetta non ha risparmiato critiche al premier ma lo ha anche invitato ad anticipare a luglio la manovra ed a realizzare anche con l’opposizione un piano condiviso di riforme. Posizione che non è sfuggita – nella maggioranza – anche ai più lontani dalle posizioni del partito di Berlusconi.
La reazione della maggioranza
Per Fornaro di Liberi e Uguali, da Brunetta è arrivata una “lezione di stile democratico“. Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno fatto quadrato intorno a Conte. Ma il capogruppo Dem Marcucci ha rilanciato la necessità di un dialogo con l’opposizione. E Matteo Renzi ha chiesto alla Lega di cambiare linea perchè “il sovranismo – ha detto – si scontra con la realtà”. La situazione politica rimane quindi molto fluida. Sullo sfondo continuano, tra apprezzamenti e critiche, gli Stati Generali dell’Economia voluti dal premier Conte mentre un fronte di dibattito interni di apre sul caso Regeni. Il Pd invita il premier a chiedere all’Egitto di consegnare alla giustizia coloro che sono indiziati di aver partecipato al feroce omicidio del ricercatore italiano. Proprio domani Conte sarà audito dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sull’omicidio Regeni.