Sono almeno quattro le vittime accertate di una scossa di terremoto di magnitudo 7,5 della scala Richter che ha colpito ieri alle 10,29 (le 17,29 italiane) il Messico centro-meridionale, e in particolare lo Stato di Oaxaca. Epicentro a Salina Cruz, nell’istmo messicano già in piena emergenza coronavirus. ci sono stati quattro morti, quattro feriti, e notevoli danni a residenze private ed edifici pubblici. Il Servizio sismologico nazionale (Ssn) ha precisato che l’epicentro del terremoto, che ha coinvolto almeno sei Stati ed è stato avvertito chiaramente a Città del Messico, è stato localizzato vicino a La Crucita. César Alberto Narváez, capo dell’Unità della Protezione civile di Oaxaca, ha indicato che il sisma è stato seguito da molte decine di repliche di magnitudo molto minore.
Allarme Tsunami
L’Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica (Noaa) degli Stati Uniti ha diffuso subito dopo l’evento un allarme tsunami per Messico, Guatemala, El Salvador e Honduras, ritirandolo però alcune ore dopo.
Coronavirus: in America latina oltre 100.000 morti
Il Brasile, secondo Paese al mondo dietro gli Usa sia per contagi sia per morti, continua ad essere il principale focolaio regionale, con 1.145.906 contagiati, più 39.436 rispetto a ieri, e 52.645 morti (+1.374). Secondo una elaborazione statistica realizzata oggi dall’Ansa sui dati di 34 Nazioni e territori latinoamericani, al secondo e terzo posto figurano, a notevole distanza, il Perù (260.810 casi e 8.404 morti) e il Cile (250.767 e 4.505). Altri sette Paesi seguono con contagi superiori ai 20.000: Messico (191.410 contagi e 23.377 morti), Colombia (73.572 e 2.404), Ecuador (51.643 e 4.274), Argentina (47.216 e 1.078), Rep. Dominicana (27.936 e 675), Panama (26.752 e 521) e Bolivia (25.493 e 820).