Il Coronavirus ha imposto misure incompatibili con la festa di popolo di piazza del Campo. Siena, infatti, quest’anno è orfana del Palio. Nonostante ciò è sempre ricchissima insieme al territorio che la circonda di bellezze da vedere ed emozioni da vivere nelle Terre di Siena.
Gli itinerari dei comuni toscani
A tal punto che Comune e Terre di Siena – l’ambito turistico di cui fanno parte anche i comuni di Asciano, Buonconvento, Chiusdino, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Rapolano Terme e Sovicille – hanno individuato 81 itinerari inediti. Questi sono raggruppati in nove diversi percorsi tematici, una sorta di mini-guide, da sviluppare entro il 2021. L’obiettivo è offrire al viaggiatore storie e tesori meno conosciuti di luoghi che hanno tanto da raccontare.
“Terre di Siena, terre mistiche”
Tra queste già presentate quella ‘religiosa’ e quella legata alla Siena più nascosta.
‘Terre di Siena, terre mistiche. In viaggio attraverso i cammini della fede’, la collana destinata non solo ai visitatori pellegrini. Possono scoprire a esempio ad Asciano ‘arte e storia lungo la via Lauretana’, l’antica strada etrusco-romana che collega Cortona a Montepulciano e Siena per la quale è stata anche realizzata un app. C’è anche Buonconvento, il borgo dell’eretico Socini’ che custodisce il Museo d’arte sacra della Val d’Arbia con opere di Duccio di Buoninsegna e Pietro Lorenzetti.
I padri eremitani di S.Agostino
A Monticiano invece si fa conoscenza con il patrono del paese, il beato Antonio Patrizi, fra i padri eremitani di S.Agostino. Nella sua chiesa omonima è custodito il suo corpo incorrotto, fra i prodigi che gli vengono attribuiti. Si va poi per pievi e abbazie nei borghi di Sovicille, Murlo e Monteroni d’Arbia, che vanta pure la Grancia di Cuna, maestosa fattoria fortificata medievale.
L’eremo di Montesiepi
Si arriva invece a Chiusdino seguendo le tracce di San Galgano, il cavaliere che visse da eremita dopo aver conficcato la sua spada nella roccia, oggi racchiusa nell’eremo di Montesiepi. C’è poi Rapolano Terme, terra di “argille, acque e pietra’, ovvero il travertino toscano usato per la facciata del Duomo di Pienza, la città ideale di papa Pio II.
Infine ‘Siena, la città mariana devota a Maria’: un legame antichissimo, consacrato con la vittoriosa battaglia di Montaperti del 1260, sancito anche dal Palio: quello del 2 luglio è dedicato alla Vergine di Provenzano, il 16 agosto alla Madonna Assunta.
In ogni strada una segreto
‘Siena, ogni strada un segreto’ è invece la collana di nove itinerari a tema per vivere in modo inedito la città capoluogo. Si va alla scoperta di storie, personaggi, pagine letterarie meno conosciuti che hanno contribuito a farla grande. Si viene condotti all’ex ospedale psichiatrico San Niccolò che suggestionò anche Sigmund Freud. Si racconta di Diana, il fiume che la leggenda voleva scorresse sotto la città, tanto cercato e mai trovato. Si passeggia alla Lizza come facevano tra gli altri Henry James e Leonardo Sciascia.
Oppure si giunge a Palazzo delle Papesse dove Galileo Galilei visse al confino per sei mesi a causa delle sue teorie eliocentriche o si visitano i luoghi di Santa Caterina da Siena, tra cui la casa dove nacque, col suo Portico dei Comuni d’Italia. Ogni Comune contribuì alla sua costruzione pagando il costo di un mattone quando la mistica fu proclamata patrona del Belpaese.
Cultura enogastronomica
Tutto questo senza dimenticare gli itinerari del gusto, per condurre turisti o appassionati gourmet alla ricerca dei prodotti che hanno reso le terre di Siena tra i principali luoghi della cultura enogastronomica. Dal vino al pecorino, dallo zafferano alla Cinta senese. O quelli alla scoperta de ‘Le botteghe storiche e gli artigiani senesi’, che tramandano mestieri che vanno scomparendo.