Tax Day 2020, nessun rinvio dal governo. Commercialisti pronti a scioperare

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Sono oltre 4,5 milioni i contribuenti che saranno interessati dal Tax Day 2020 che resta il 20 luglio. Infatti, il governo non ha ceduto alle richieste di prorogare a settembre i pagamenti da effettuare entro oggi. I commercialisti minacciano lo sciopero, chiedendo la proroga a settembre degli adempimenti per imprese e partite Iva, ma lo Stato ha deciso di non rinunciare a circa 8,4 miliardi di euro.

Il viceministro Misiani: “Con la proroga a settembre si rischia ingorgo fiscale”

“Strumentalizzare politicamente la questione dei versamenti dovuti il 20 luglio e far passare il governo come nemico dei contribuenti è assurdo, se pensiamo a quanto è stato deciso in questi mesi”, scrive il viceministro dell’economia Antonio Misiani in un post su Facebook, sottolineando che “spostare anche i versamenti di giugno (già prorogati al 20 luglio) a settembre creerebbe un grande ingorgo fiscale, in un periodo nel quale tra l’altro i dati puntuali dei versamenti sono necessari per la stesura dei documenti di programmazione economica e finanziaria del governo”.

Nel post del viceministro, intitolato “Sei punti per fare chiarezza sul tema della proroga dei versamenti” viene spiegato che i pagamenti del 30 giugno sono stati regolarmente effettuati dai contribuenti che non beneficiano del regime forfettario e non sono soggetti agli Isa. “Questo dicono i dati – si legge ancora nel post – Per isa e forfettari, per venire incontro alle richieste soprattutto dei piccoli studi professionali, il governo è già intervenuto posticipando la scadenza del 30 giugno al 20 luglio, oppure al 20 agosto con una maggiorazione dello 0,4%”.

I versamenti da fare entro il 20 luglio

Vediamo nel dettaglio quali sono i versamenti ai quali adempiere:

  • Irpef: in soluzione unica o come prima rata a titolo di saldo per l’anno 2019 e acconto per l’anno 2020.
  • Iva: in soluzione unica o prima rata, del saldo relativo al 2019, maggiorato dello 0,4% a titolo di interesse per mese o frazione di mese per il periodo 16-03-2020-20-07-2020.
  • Ires: in unica soluzione o prima rata, del saldo Iva relativo al 2019 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorata dello 0,4% per mese o frazione di mese per periodo 16-03-2020-20-07-2020.
  • Regime forfettario agevolato: in un’unica soluzione o prima rata, dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali dell’Irap dovuta in base alla dichiarazione dei redditi persone fisiche 2020, a titolo di saldo per l’anno 2019 e di primo acconto per l’anno 2020.
  • Indici Isa: in unica soluzione o come prima rata dell’Irpef relativa ai maggiori ricavi o compensi indicati nella dichiarazione dei redditi.
  • Addizionale regionale Irpef:in unica soluzione o prima rata, dell’addizionale regionale all’Irpef risultante dalle dichiarazioni annuali, dovuta per l’anno d’imposta 2019. Inoltre è anche previsto il versamento, in unica soluzione o come prima rata, dell’addizionale comunale all’Irpef risultante dalle dichiarazioni annuali, a titolo di saldo per l’anno 2019 e di primo acconto per l’anno 2020, senza alcuna maggiorazione.
  • Irpef tassazione separata: in unica soluzione o come prima rata, dell’acconto d’imposta in misura pari al 20% dei redditi sottoposti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte.
  • Bollo su fatture elettroniche: Pagamento, in unica soluzione, dell’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche emesse nel secondo trimestre dell’annoper importi superiori a 1.000 euro.
  • Cedolare secca: in unica soluzione o come prima rata, dell’imposta sostitutiva operata nella forma della “cedolare secca”, a titolo di saldo per l’anno 2019 e di primo acconto per l’anno 2020, senza alcuna maggiorazione.
Manuela Petrini: