La Sezione Misure di prevenzione patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini ha eseguito un decreto di sequestro cautelare, finalizzato alla confisca dei beni, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bologna che “ha riguardato un romagnolo con numerosi precedenti, che ha da sempre gestito famosi night club della Riviera”. L’uomo era stato condannato, in passato, per evasione fiscale e detenzione di stupefacenti, e di recente é stato coinvolto “in fatti giudiziari legati allo sfruttamento della prostituzione delle ballerine che lavoravano nei suoi locali, accumulando un illecito arricchimento, come emerso dalle indagini svolte all’epoca dalla Squadra mobile”. A lui sono state sequestrate “diverse società di cui é amministratore o rappresentante legale”, oltre ad “alcuni veicoli, rapporti finanziari e altri beni di lusso”.
Usura
Una seconda operazione ha invece portato al sequestro di “due abitazioni e un garage nel Comune di Rimini, intestati o riconducibili a un uomo di origine napoletane”, da tempo trasferitosi in Romagna e responsabile di “reati legati allo spaccio di stupefacenti, oltre ad essere stato condannato per usura“. Nel corso di una indagine era emerso che lui, assieme ad altri malviventi, “approfittando delle difficoltà di alcuni imprenditori aveva prestato loro del denaro, di cui pretendeva la restituzione con tassi di interesse pari addirittura al 456,25%”. La Divisione Anticrimine ha infine fornito “elementi informativi sui rischi di infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali nell’ambito delle attività imprenditoriali e commerciali, che hanno permesso al prefetto di adottare, nell’ultimo periodo, diverse interdittive antimafia”.