Perla di Boemia, zircone, corallo, argento, madreperla. Sono le indicazioni riportate su un milione di articoli sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino. In realtà erano monili prodotti artificialmente con pasta vitrea o ceramica. Collane, bracciali, orecchini e anelli che avrebbero consentito al gestore di un market di ‘Porta Palazzo’, lo storico mercato nel centro di Tornio e provincia, un profitto di oltre 1 milione di euro.
La perquisizione
L’organizzazione era composta da cittadini di origini cinese, bengalese e italiani che avevano fatto di alcuni depositi a Torino e nella prima cintura del capoluogo piemontese, le loro basi per la vendita dei monili falsi. Due per ora gli imprenditori, titolari delle attività, denunciati per frode in commercio.
La truffa dei monili
Nel corso della perquisizione il Pool Tutela del Consumatore della Procura della Repubblica Torinese ha coordinato i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego del capoluogo piemontese. Questi hanno anche rinvenuto centinaia di mascherine. Oltre a non essere conformi, riportavano falsamente il marchio di note griffe della moda mondiale. Tra queste molte con il logo della nota app Tik-Tok, popolarissima tra i giovanissimi. La titolare dell’attività è stata denunciata per frode in commercio, false indicazioni di origine e qualitative della merce, contraffazione e ricettazione. Rischia anche sanzioni sino a 25mila euro.
Le indagini
Due per ora gli imprenditori, titolari delle attività, denunciati per frode in commercio. Nel corso di una perquisizione, i finanzieri hanno scoperto che le uscite di sicurezza del punto vendita, nel centro di Torino, erano tutte chiuse con lucchetto, gli estintori e le manichette antincendio areano inutilizzabili perché nascosti sotto la merce.