Domani, dopo la pausa per le vacanze di Natale, torneranno in classe 5 milioni di studenti italiani. Sono i bambini della scuola dell’infanzia, delle elementari e delle medie. Rientro posticipato a lunedì 11 per gli studenti delle scuole superiori – da diverse settimane in Didattica a distanza – che tuttavia domani riprenderanno le lezioni con la dad.
Azzolina: “La scuola ha un ruolo fondamentale”
“Se si hanno contagi altissimi posso anche capire, ma allora se si chiude si deve chiudere tutto il resto, anzi la scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere. Se i contagi non sono alti, e ne abbiamo territori così, fortunatamente, la scuola deve restare aperta: decisioni diverse non sarebbero comprese; la scuola ha un ruolo fondamentale”, afferma la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina rivolgendosi ai governatori. “Il problema non è più il trasporto, il governo ha lavorato affinchè le scuole ripartissero in sicurezza. Ci sono tutte le condizioni per riportare gli studenti a scuola l’11 gennaio”, assicura Azzolina.
Il rientro in classe
Numerose Regioni tuttavia hanno deciso date diverse per il ritorno in classe: il Piemonte ha fissato il rientro delle superiori al 18 gennaio; Friuli, Veneto e Marche rimandano la riapertura per le superiori al 1 febbraio, molto probabile anche in Sardegna. La Campania riaprirà lunedì 11 gennaio per gli alunni delle scuole dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria; a partire dal 18 gennaio sarà valutata la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria, e dal 25 gennaio per la secondaria di primo e secondo grado. La Calabria proseguirà con la dad alle elementari fino al 15 gennaio, alle superiori fino al 31. In Puglia didattica integrata per tutti fino al 15 gennaio; didattica a distanza per tutti gli studenti fino al 17 gennaio anche in Molise.