Ha litigato col vicino e poi gli ha puntato una pistola per sparargli, ma l’arma si è inceppata e il proiettile non è esploso. Una lite che, come già accaduto in passato, poteva trasformarsi in tragedia.
Un 55enne siciliano, residente a Poviglio, nella Bassa Reggiana – una parte del territorio della provincia di Reggio Emilia che si estende per circa 10 chilometri in una fascia di comuni che costeggiano la sponda destra del fiume Po lungo il tratto del confine lombardo – è stato arrestato per tentato omicidio. L’ipotesi è formulata dal pm Maria Rita Pantani, titolare delle indagini.
Lite per futili motivi
La lite – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – sarebbe nata per futili motivi. Il 55enne si è lamentato per alcuni scarti di potatura da giardino finiti nella sua proprietà, cominciando a discutere animatamente col dirimpettaio, un 78enne.
I due sono venuti alle mani. Quindi, il siciliano è tornato in casa, ha preso una pistola, è uscito, si è posizionato sul muretto del cancello che divide i due terreni, ha preso la mira e ha sparato contro il vicino. Ma il proiettile è rimasto inesploso, uscendo però dalla camera della cartuccia e di conseguenza raccolto dall’anziano, che lo ha consegnato ai carabinieri come prova.
Pistola rubata
Ora il 55enne, oltre che per tentato omicidio, è anche indagato per ricettazione, detenzione e porto abusivo d’armi. La pistola infatti – una Bernardelli calibro 7,65 – è risultata essere stata rubata nel luglio del 2000 in una casa di Cadelbosco Sopra, sempre in provincia di Reggio Emilia. L’arma e il proiettile recuperato sono stati sequestrati ed ora sono a disposizione dei Ris di Parma per gli accertamenti balistici.