Oggi si registra un aumento dei casi da coronavirus: 1326 ( + 348 rispetto a ieri). Attualmente, i positivi sono 27.817. Il numero dei casi totali è 271.515. Arrivano a quota 35.497 le vittime, con un aumento di 6 morti. I guariti in totale sono 208.201 (+ 257). Sale di 2 il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 109. I ricoverati con sintomi sono 1437, mentre i pazienti in isolamento domiciliare sono 26.271 (+1004). Il totale dei casi testati ammonta a 5.280.948. I tamponi effettuati, in totale, sono 8.828.868, con un aumento pari a 102.959.
La situazione regionale
La Lombardia continua a registrare un numero elevato di positivi, oggi: 237. 163 sono i positivi nel Veneto. La terza regione in classifica è il Lazio, che ne registra 130. È seguito poi dalla Campania 117 e dall’Emilia Romagna 107. La regione senza casi, oggi, è il Molise.
I test veloci nelle scuole in Veneto e nel Lazio
In Veneto e nel Lazio, se un bambino risulterà positivo, verranno effettuati a tutta la classe i test rapidi.
Mentre i tamponi nasofaringei che rilevano l’Rna del virus necessitano di 24-48 ore per essere processati da un laboratorio, i tamponi rapidi danno risposta nel giro di mezz’ora, o anche meno. Vengono definiti “antigenici” perché cercano le proteine del virus, cioè gli antigeni, sempre nelle secrezioni respiratorie. Questi test sono in grado di fornire una risposta qualitativa, ovvero possono dire se gli antigeni virali sono in quantità sufficiente per essere rilevati.
Il prelievo viene effettuato con dei bastoncini infilati nelle narici e nella faringe oppure può essere presa la saliva. Hanno un’affidabilità pari all’85%, ma sono utili per effettuare screening di massa veloci o comunque per individuare persone infette con alta carica virale. Il meccanismo studiato funzionerà un po’ come il test di gravidanza: se il test rapido è positivo si farà il tampone tradizionale, per avere la certezza del risultato.