“Con l’Italia condividiamo gli stessi valori, comprendiamo i rischi che vengono dall’avere relazioni con i regimi autoritari impegnati in attività predatorie”. Lo afferma il Segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, in un’ intervista in esclusiva al direttore di Repubblica Maurizio Molinari, in cui si dice “rassicurato dalle iniziative adottate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal suo ministro degli Esteri davanti alle mosse compiute dal partito comunista cinese in Italia”. L’intervista è stata rilasciata in seguito all’incontro di Pompeo con il segretario di stato Parolin che si è tenuto ieri in Vaticano.
Come affrontare la sfida delle relazioni con Pechino
Quanto al Vaticano, nonostante i disaccordi e il mancato incontro con il Papa, “è con noi, perché condivide la nostra rabbia nei confronti delle violazioni dei diritti umani da parte del regime cinese. Abbiamo differenze nell’approccio, cioè su come sia meglio affrontare la sfida delle relazioni con Pechino”. “Conosciamo il pericolo portato dai regimi autoritari, l’Europa sa quali minacce possono venire dalle iniziative dei comunisti ed ora stiamo osservando con attenzione le loro azioni quando si manifestano”, rimarca Pompeo.
Pompeo: “Europa e Stati Uniti devono unire gli sforzi”
“Siamo concentrati su Huawei ma, più in generale, i loro investimenti non sono privati perché vengono sovvenzionati dallo Stato. Non sono dunque transazioni trasparenti, libere e commerciali come tante altre nel mondo bensì vengono eseguite a beneficio esclusivo del loro apparato di sicurezza. Sono azioni predatorie che nessuna nazione deve, può consentire“. Per questo “Europa e Stati Uniti devono unire gli sforzi”.
La Santa Sede è testimone morale del mondo
Tra i settori in cui gli interventi cinesi sono più aggressivi in Italia, secondo Pompeo, “il sistema di telecomunicazioni, la gestione dei dati e le infrastrutture più tradizionali come strade, ponti e soprattutto porti marittimi, verso i quali i cinesi sono molto attivi”, osserva. Sul Vaticano, “la Santa Sede è un testimone morale del mondo, con un enorme potere ed un’enorme capacità di influenzare: per questo le ho sottolineato l’urgenza di adoperare tale potere per chiarire alla Cina che queste attività sono inaccettabili”.
Il ruolo strategico dei leader europei
Stiamo parlando delle più gravi violazioni commesse contro la libertà di religione”, sottolinea Pompeo. “Abbiamo lo stesso obiettivo ma con approcci differenti”. In merito agli Accordi di Abramo sulla pace fra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, “credo che i leader europei possano svolgere un ruolo strategico, fondamentale, per assistere all’espansione di questo spirito di libertà che consente anche di arginare e respingere la Repubblica islamica dell’Iran che continua ad essere la maggiore forza di destabilizzazione nell’intera regione del Medio Oriente”, afferma Pompeo. Sulla Libia, “crediamo fermamente che l’intervento di terze parti porti solo ad aggravare la situazione: che si tratti della Russia o della Turchia fa lo stesso. Devono fare un passo indietro e consentire ai libici di risolvere la loro crisi”, sostiene Pompeo.