Una grande, enorme, partita a scacchi.Ā Con affondi e fughe mai viste. E delle quali non sāintuisce la fine.Ā Al momento ĆØ dato solo lo svolgimento del tema, sconosciuto il finale. In qualche modo quanto avvenuto al Senato lo si puĆ² condensare in quella immagine, una grande scacchiera con un numero di Re e Regine superiore al gioco tradizionale. Qui non siamo al tavolo da gioco, ma in una sorta di saloon della politica, dove la crisi di governo ĆØ solo lāepifenomeno di un Paese sullāorlo di una crisi, questa sƬ vera, di nervi. La maggioranza, forse, vorrebbe solo votare, il resto capire e poi, magari, andare avanti. Ma una crisi parlamentare, come questa, ha i suoi riti e, forse, anche i suoi miti. Duri a cadere.Ā O, forse, piĆ¹ duri da digerire.
Fatto sta che lāAula del Senato ha deciso il calendario della crisi bocciando la proposta della Lega di anticipare a domani, mercoledƬ 14 agosto, la sfiducia al presidente Giuseppe Conte. Il premier si presenterĆ in Aula martedƬ 20 agosto alle 15, la data giĆ proposta nella conferenza dei capigruppo da Pd e M5s, per svolgere le sue comunicazioni. Un copione scritto in parte rispettato, miti e riti. La seduta ĆØ stata dominata dallāintervento di Matteo Salvini che, seduto tra i banchi dei senatori e non tra quelli del governo, si ĆØ alzato per parlare tra le contestazioni del Pd: āLāItalia vuole avere certezze e cosa c'ĆØ di piĆ¹ bello, democratico, trasparente, lineare, dignitoso che dare la parola al popolo. Cosa c'ĆØ di piĆ¹ bello. Non capisco la paura, il terrore, la disperazioneā, ha esordito. Poi, rivolto al M5s, ha rilanciato: āRaccolgo lāinvito di Di Maio: la Lega voterĆ per anticipare il voto sul taglio dei parlamentari, 345 in meno la settimana prossima, e poi si va immediatamente a votare. Affare fatto, noi ci siamoā. Una sfida vera, unāofferta reale. Che metteĀ in chiaro le regole dāingaggio della Lega. Salvini inoltre, ha replicato a Matteo Renzi, che ha tenuto nel pomeriggio una conferenza stampa al Senato proponendo un governo di responsabilitĆ : āCapisco il terrore da parte del senatore Renzi, comprensibilissimo: perchĆ© sa che con i disastri che ha fatto gli italiani lo mandano a casa immediatamente quindi piuttosto che lasciare la poltrona sta qua col vinavilā. E ha concluso citando Paolo Borsellino: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.
Da segnalare anche lāattacco diretto della capogruppo di Forza Italia Annamaria Bernini a Pd e M5s: āLa vera barzelletta sarĆ quando il partito di Bibbiano e il partito del Vaffaday si metteranno insieme per governare l'italia, ci sarĆ da ridereā, ha detto. āLei ĆØ sicuramente piĆ¹ abbronzatoā, ha replicato a Salvini il capogruppo del Pd Andrea Marcucci, dopo aver protestato con la presidente Casellati per il mancato rispetto dei tempi dell'intervento da parte del leader leghista. “Per l'Italia mettere fine a questo governo a trazione leghista ĆØ una liberazione”, ha detto. āNon abbiamo paura di andare al votoā, ha affermato il senatore del M5s Stefano Patuanelli. āMa la proposta di votare subito alla Camera il taglio dei parlamentari ĆØ possibile solo se non verrĆ votata la sfiducia a Conteā. Un enorme partita a scacchi con tanti Re e Regine.Ā E non ĆØ detto che, alla fine, qualcuno dia scacco matto allāavversario. E non tanto per la formazione di maggioranze vecchie o nuove, quanto per la realtĆ dei fatti. Chi ĆØ che ha davvero a cuore le sorti del Paese? Chi trama per formare governi a tempo o chi vuole ridare la parola agli italiani con le elezioni anticipate? Sciogliendo questa domanda tutto si fa chiaro. Ma prima di allora sarĆ solo e soltanto un gran movimento di pedine e alfieri sulla scacchiera.Ā Di Sicuro cāĆØ soltanto un dato: il paese ha bisogno di certezze, non di formule alchemiche o di algoritmi.