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La maggioranza alla prova sul nodo prescrizione

Il dibattito politico ruota attorno a due grandi temi, uno più politico come quello del blocco della prescrizione e, più in generale, della riforma della giustizia entrata in vigore il primo gennaio scorso; un altro di carattere internazionale: l’emergenza sanitaria del Coronavirus che il governo sta affrontando.

Il vertice sul Coronavirus

Dopo due ore di confronto a Palazzo Chigi tra partiti di maggioranza e opposizione sul coronavirus, il premier Conte annuncia la creazione di una task force di ministri e misure a sostegno delle imprese per contrastare l'impatto economico dell'epidemia. Intanto i presidenti leghisti di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trento hanno scritto al ministero della Salute per chiedere che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche agli alunni delle scuole, di qualunque nazionalità. La risposta è arrivata dall'Istituto Superiore di Sanità secondo cui sono sufficienti le cautele adottate. Dal ministro dell'Istruzione Azzolina l'invito a non creare allarmismi. Scoppia, infine, la polemica ed è sdegno per il lancio di sassi a studenti cinesi a Frosinone. Il ministro Speranza esorta all'unità.

Il nodo prescrizione

Non si placano le tensioni nella maggioranza sulla riforma della prescrizione, con il segretario del Pd Zingaretti che cerca una soluzione, ma avverte il M5s: “se non si trovasse andremo avanti con la nostra legge”. E chiede a Conte di “produrre una sintesi”. Anche Matteo Renzi resta fermo sulle sue posizioni e avvisa il ministro Bonafede: “se vuole forzare, sappia che almeno al Senato non ha i numeri, trovi una mediazione”. Renzi puntualizza però di “non volere che il governo cada”. Oggi intanto Leu proverà a proporre, nel caso fallisse la mediazione nel governo, una via di uscita parlamentare. Dall'opposizione, Salvini conferma la disponibilità della Lega a lavorare con tutti per garantire la certezza della pena e ridurre i tempi dei processi, ma questo esecutivo – attacca – litiga su tutto. Per Forza Italia: la riforma Bonafede va cancellata, la soluzione è votare la proposta del parlamentare Costa. “È in gioco lo stato di diritto”, afferma Giorgia Meloni.

La convetion dei conservatori

Si apre oggi a Roma la Conferenza internazionale dei conservatori, anticipata ieri sera da una cena tra leader. Giorgia Meloni ha tenuto un discorso inaugurale, mentre Matteo Salvini chiudeva la convention della Lega a Palermo, contestato da una cinquantina di Sardine, al termine di una giornata segnata dalla rottura con il fondatore Umberto Bossi. Meloni rinsalda l'asse con Orban che ieri si è visto prolungare la sospensione dal Ppe. “Il suo approdo tra i conservatori è naturale”, secondo la leader di FdI, che oggi vola a Washington per una serie di incontri. Salvini non sarà alla Conferenza.

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