In serata, a Palazzo Chigi, c’è stato il vertice di maggioranza sulle autonomie: “Un incontro, nessuna verifica di governo” aveva già chiarito lo stesso Presidente del Consiglio Conte in mattinata. “Sono qui per lavorare e dare una prospettiva migliore al Paese e non per staccare la spina”, aveva aggiunto il premier. E in effetti nella riunione serale del governo non rientrano i nodi del governo come il dossier giustizia né le crisi aziendali. Una riunione alla quale si arriva dopo il voto al Senato sulla manovra, passato con 166 sì e 128 no. Tra questi 128 c’è il no del pentastellato Paragone. Una lunga giornata cominciata con le polemiche sullo stralcio di 15 emendamenti, tra cui quello sulla cannabis light dichiarato inammissibile dalla Presidente Casellati. Decisione che ha fatto scoppiare la bagarre in aula.
I Cinque Stelle smentiscono che sia una legge di bilancio piena di tasse e fanno notare che è stato scongiurato l’aumento dell’Iva, è stato abolito il superticket e hanno messo più soldi in busta paga dei lavoratori. Sulla banca Popolare di Bari, Di Maio rivendica: salviamo i risparmi, nessuna pietà per prestava soldi agli amici degli amici. Su questo interviene anche Matteo Renzi: abbiamo dimostrato che salvare i risparmiatori non vuol dire stare dalla parte dei banchieri. Il leader di Italia viva commenta la manovra e dice: il bicchiere è più che mezzo pieno.
Abbiamo disegnato un testo con qualche ambizione, rivendica De Petris da Leu. Il segretario del Pd la definisce “manovra salva-Italia”: “è stata faticosa però penso di poter dire che l'obiettivo è raggiunto. Ed è molto utile per chiudere una stagione mi auguro fondata sulla precarietà ed aprirne un'altra fondata sulla speranza”.
L’opposizione accoglie con favore la decisione di inammissibilità della norma sulla cannabis light. Il centrodestra rivendica compatto la vittoria su questo tema. Salvini: è stata vietata la vergogna dello Stato spacciatore, ringrazio il presidente del senato per il suo intervento tecnico a nome delle comunità di recupero e delle famiglie italiane.
Manovra piena di tasse, attacca Forza Italia, hanno ipotecato il futuro dei nostri figli. Pensano alla cannabis e fanno morire il comparto agricolo, hanno respinto qualsiasi nostra richiesta di modifica, l'Italia rischia di finire nel baratro.
Per Fratelli d'Italia è una manovra che penalizza tutto il settore produttivo, priva di misure per sostenere le eccellenze del made in Italy. Dopo le parole di Salvini su un comitato di salvezza nazionale, nel centrodestra si riflette su una proposta comune di legge elettorale e Meloni avverti: no a qualsiasi azione che possa prolungare la legislatura.