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Di Maio: “Il problema dei vicepremier non c'è più”

Il problema dei vicepremier non esiste più. Anche il Pd ha fatto un passo indietro. Ora ministri non condannati”. Sono queste le parole di Luigi Di Maio che, dopo le tensioni dei giorni scorsi ha paralto in diretta su Facebook – poco dopo il messaggio del premier incaricato Giuseppe Conte – e ha paralto del voto su Rousseau delle prossime ore. 

Il discorso di Di Maio

“Ciao a tutti. Siamo a quasi un mese dall'inizio di questa crisi di governo e mi dispiace che questo agosto sia stato un agosto di incertezze per tutti i cittadini italiani, ma come sapete non è dipeso dal Movimento Cinque Stelle. Come è cominciata questa crisi lo ricorderete bene e ricorderete anche che l'ha scatenata la Lega, ma questa ormai è acqua passata. Ora il problema è il presente: l'aumento dell'Iva per milioni di famiglie e il rischio di far sfumare tutti i provvedimenti portati a termine, come il reddito di cittadinanza e quota 100. Di fronte a questa crisi, come sempre abbiamo reagito, abbiamo guardato ai fatti concreti, ovvero abbiamo guardato alle soluzioni e ai problemi delle persone. Le soluzioni non i voti, i temi non le poltrone, i fatti non le parole. Il Movimento Cinque Stelle esiste per cambiare l'Italia e il nostro obiettivo è realizzare questo cambiamento adesso e subito. Come, ad esempio, il taglio di 345 parlamentari, che sono 345 poltrone in meno con cui risparmieremo mezzo miliardo di euro; o come leggi che creano una fiscalità di vantaggio per tutti che non danneggiano l'ambiente; una legge sul conflitto di interessi; gli aiuti alle famiglie in difficoltà; il taglio delle tasse per imprenditori e lavoratori. Ogni decisione in questo mese è stata presa anteponendo al prestissimo dibattito sui ruoli quello sui programmi, è stato anche questo il motivo che mi ha spinto ad essere duro sui nostri punti, perché per noi alcuni provvedimenti, come lo stop agli inceneritori, alle trivelle, sono irrinunciabili. Ma anche sulla visione di Paese a vent'anni, investendo sull'ambiente, istruzione, nuove tecnologie, non molleremo. Noi non svendiamo le nostre idee e come capo politico sento sempre il dovere di difendere la dignità mia e degli eletti, che è anche quella di migliaia di attivisti che ogni giorno si fanno in quattro a spese loro per portare avanti il progetto del M5s e il mio grazie va innanzitutto a voi. Dopo essere piombati in questa crisi assurda, avevamo due strade, la prima tornare al voto, la seconda provare a verificare se c'era qualcuno disposto a continuare a realizzare il nostro programma. Sul tornare al voto c'è da dire una cosa: due anni fa tutti i partiti, lo ricorderete, hanno scritto una legge elettorale che aveva come obiettivo quello di non mandare al governo il M5s da solo, tutti alleati contro di noi. E quella legge l'hanno approvata in tempi record. Tant'è che siamo stati poi costretti a redigere un contratto di governo su dei punti con la Lega per provare a portare avanti il nostro programma. Un metodo che tra l'altro avevo ampiamente annunciato in campagna elettorale e potrete verificare dai video online come ho sempre parlato di contratto qualora non avessimo raggiunto il 40%. Ora quell'esperienza si è chiusa e non per nostra volontà e quindi abbiamo provato a vedere se si potessero trovare punti in comune anche con il Partito Democratico, anche perché tornando al voto ci saremmo trovati nella stessa identica situazione di oggi. In fondo il Movimento è sempre stato post-ideologico, la destra ci diceva che eravamo di sinistra, la sinistra ci diceva che eravamo di destra, ma noi abbiamo sempre ritenuto che per cambiare l'Italia non servissero soluzioni di destra o di sinistra, ma semplicemente soluzioni. come vedete i media contiuano ad attaccarci e ad attaccarmi ogni giorno, ma sono sei anni che è così e infatti la prima regola l'abbiamo imparata anni fa: informarsi e approfondire, altrimenti facciamo il loro gioco. Devo dire che personalmente la sensazione avuta in questi giorni è che mentre noi passavamo giornate a lavorare sul programma, qualcun altro le passava a colpire me. Invidio il loro tempo, perché io tutto questo tempo di pensare a quello che fanno gli altri non ce l'ho e non l'ho mai avuto. In questi giorni si è fatto ung ran parlare della vicepresidenza del Consiglio dei Ministri e si è detto che la trattativa si era bloccata perché c'era questa questione in ballo. Ma non è vero. Tant'è che sono andati avanti i tavoli per la stesura del programma, il concetto era molto semplice: Giuseppe Conte è un premier super partes, per questa ragione se ci fosse stato un vicepremier del Pd era giusto ci fosse stato anche un vicepremier del M5s, così chePd e M5s avessero pari rappresentanza. Abbiamo saputo che il Pd ha fatto un passo indietro rinunciando al suo vicepremier e quindi il problema non esiste più. Se ci avessero ripensato prima, non ci sarebbe stato neanche questoinutile dibattito. Un po' come i lunghi giorni che sono trasacorsi tra il no a Conte e il successivo sì a Conte. Il mio obiettivo e il nostro obiettivo è quello di ottenere il massimo per il Movimento e credo di averlo sempre fatto fino ad ora ed è il motivo per cui chiederemo anche di applicare a tutti i ministri che andranno a fare parte del governo le stesse regole ferree del codice etico del M5s: no condannati, no indagati per reati gravi e solo incensurati, altrimenti non puoi far parte di questo governo. Ora tocca a voi iscritti del Movimento decidere perché per il Movimento la democrazia diretta è un valore irrinunciabile e voglio rivolgermi a chi ha dei dubbi in queste ore, a chi non sa cosa votare, o a chi ha delle perplessità. Non cè un voto giusto o un voto sbagliato ci sono le vostre idee e la somma delle vostre idee indirizzerà la decisione del movimento. Non abbiatte paura, il Movimento è questo, è partecipazione, ed è una cosa bellissima. Noi abbiamo già vinto, il mondo aspetta questa espressione democratica del vostro voto per conoscere il futuro dell'Italia. E quindi, buon voto a tutti. Evviva il Movimento 5 stelle”. 

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