Martedì, al massimo mercoledì”. Ha fissato la deadline per il governo il Presidente del Consiglio dei Ministri incaricato Giuseppe Conte, parlando in diretta live con la Versiliana, dove si è tenuta la festa del quotidiano Il Fatto quotidiano. Nel discorso il premier incaricato, oltre ad esprimere “conforto” per gli esiti, finora raggiunti, del dialogo fra le parti, ha ricordato la consonanza dei punti programmatici.
Via i vicepremier
Gli endorsement da entrambi i partiti non sono mancati. Beppe Grillo, sul suo blog, ha invitato all'azione e Conte lo ha ritenuto “condivisibile”. Sul punto, è interventuo anche il democratico Dario Franceschini che ha menzionato Grillo, definendolo “convincente”. Su un punto della strategia, le due parti sembrano convergere: bisogna puntare alla generosità. Per questo, è probabile che sarà necessario eliminare le cariche dei due vicepremier, posizioni che avevano caratterizzato la legislatura uscente. Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha accolto con plauso tale proposta: “Un altro contributo del Pd per sbloccare la situazione e aiutare il governo a decollare”.
Via con il programma
Il premier uscente ha fatto sapere che, nelle prossime ore, sarà impegnato ad incontrare le forze politiche, invitandole “a sedersi intorno a un tavolo e a dare suggerimenti, non indicazioni secche“. Conte ha voluto, altresì, ribadire che il suo non è un accanimento per la poltrona: “L'ho dimostrato con i fatti che non sono un premier per tutte le stagioni, quando al Senato è stata ritirata la mozione di sfiducia, quindi concretamente mi è stata proposta una rinnovata stagione, l'ho rifiutata” ha ricordato. Apprezzamento è stato avanzato anche da parte dei leader europei con cui s'è interfacciato nei 14 mesi della legislatura, “un ottimo auspicio per avviare un'esperienza di governo in cui l’Italia può giocare da protagonista”