Pacco bomba al presidente di Confindustria Brescia, Pasini sotto scorta

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Un pacco bomba anonimo è arrivato ieri al leader di Confindustria Brescia, Giuseppe Pasini. Il pacco è stato recapitato nella sede della Feralpi Group indirizzato al presidente dell’azienda siderurgica di Lonato del Garda, in provincia Brescia.

All’interno del pacco gli artificieri hanno rivenuto un detonatore e della polvere da sparo. Un congegno rudimentale, che probabilmente non sarebbe potuto scoppiare, stando alle prime indagini. La prefettura ha messo sotto scorta Pasini.

Il precedente: Bonometti

Non è il primo episodio contro un esponente della Confederazione generale dell’industria italiana, la principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi italiani che raggruppa su base volontaria oltre 150 000 imprese.

Lo scorso giugno la protezione era stata disposta nei confronti di Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia per il quadriennio 2017-2021.

Il presidente Bonometti era stato messo sotto scorta dopo che (il 27 giugno) nella sede di Confindustria di Bergamo erano arrivate due lettere indirizzate allo stesso imprenditore contenenti un proiettile.

Recovery Fond

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, si è recentemente espresso in modo critico sui finanziamenti della cosiddetta Sulla Fase in una intervista al Corriere. “Si fa un gran parlare di come utilizzare i 209 miliardi che arriveranno dall’Europa – aveva detto in riferimento al Recovery Fond -. Ma le riforme necessarie per riuscire a spendere in modo efficace queste risorse, a oggi, non sono state nemmeno impostate. A partire da quella del lavoro, la più urgente. E poi fisco e burocrazia. La verità è che per il governo la fase 2 non è ancora iniziata”.

Milena Castigli: