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Oms: “Vaccino? I giovani potrebbero aspettare fino al 2022”

Mantoan (Aifa): "Vaccino a inizio 2021. All'inizio non ci saranno dosi per tutti". Sperimentazione Johnson&Johnson ancora in pausa

Una persona giovane e in salute potrebbe non ricevere il vaccino contro il coronavirus prima di due anni, vale a dire non prima del 2022. Non sarà infatti possibile una vaccinazione di massa rapida contro il Covid-19. Lo ha detto la ricercatrice capo dell’Oms, Soumya Swaminathan, spiegando che “La priorità l’avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, su questo siamo tutti d’accordo”.

“Ma – ha chiarito la dottoressa durante un evento su Twitter – anche in quei casi bisognerà stabilire chi corre i rischi più alti“. “Poi ci saranno gli anziani” ha aggiunto precisando che “un giovane in salute potrebbe dover aspettare fino al 2022”.

Aifa: “Vaccino a inizio 2021”

Stessa linea espressa dal presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Domenico Mantoan, intervistato sul quotidiano Il Mattino.

“E’ normale che all’inizio non saranno disponibili vaccini per tutti. Ci dovranno essere delle priorità da fissare da parte dei nostri decisori politici e decidere a chi andrà prima somministrato”. ha detto.

“Immagino si comincerà a vaccinare il personale sanitario e poi credo si passerà alle categorie della popolazione più vulnerabili. Ovviamente, con il passare del tempo, le industrie riusciranno a produrne non solo per tutti gli italiani, ma anche per tutti gli europei”.

Anche sui tempi non ci sono molto dubbi. “Immagino che per l’inizio del 2021 ci sarà finalmente la soluzione finale al problema” del coronavirus, ha detto Mantoan.

“A metà marzo ho interpellato 36 industrie farmaceutiche che operano in Italia e in quell’occasione ho capito che la capacità reattiva del tessuto produttivo in questo ambito è fortissima. Dobbiamo pensare che fino a febbraio avevamo solo i tamponi, poi sono arrivati i test sierologici, a breve ci saranno i test salivari. Si capisce benissimo che in pochi mesi sono stati fatti passi da gigante. Così sarà pure con il vaccino”. “Il vaccino – ha concluso – sconfiggerà la pandemia, ne sono sicuro”.

Vaccino Johnson&Johnson

Intanto, la sperimentazione contro il Covid-19 del vaccino del colosso farmaceutico Usa Johnson & Johnson è stata sospesa a causa di un paziente che si è ammalato inaspettatamente.

“Questa pausa è la dimostrazione che la ricerca è una cosa seria. Ancora non sappiamo cosa sia successo, ma stiamo cercando di capirlo perché al primo posto per noi viene la sicurezza delle persone”. Lo ha detto Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria e amministratore delegato di Janssen Italia, divisione farmaceutica di Johnson&Johnson, a margine della visita del ministro della Salute Roberto Speranza presso il sito produttivo di Latina.

Ebola

In quella che “non è una gara, ma una corsa contro il tempo – ha precisato Scaccabarozzi – abbiamo oggi oltre 200 candidati, di cui 40 sono in sperimentazione sull’uomo e 10 in fase 3”. Numeri che mostrano come “la ricerca sul vaccino è stata accelerata ben oltre quello che avremmo potuto aspettarci per due motivi: grazie all’esperienza precedente, ad esempio contro il virus Ebola, e anche perché le autorità regolatorie del farmaco stanno rispondendo con una velocità mai vista prima“.

Per quanto riguarda i tempi di produzione, “secondo l’Oms avremo un vaccino tra fine a inizio anno. Il nostro atteggiamento è di grande ottimismo e grande prudenza”, ha concluso.

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