“Nessun veleno” sarebbe stato rilevato nel sangue di Alexei Navalny, il blogger ed oppositore russo ricoverato in coma nelle terapia intensiva di un ospedale ad Omsk, che secondo i suoi sostenitori sarebbe stato avvelenato mentre si trovava su un aereo diretto dalla Siberia a Mosca.
E’ quanto ha affermato Anatoly Kalinichenko, vicedirettore dell’ospedale, citato dai media dell’ospedale. Il medio ha inoltre dichiarato che i sanitari hanno già un quadro diagnostico completo su Navalny, ma che ancora non possono divulgarlo.
Negato il trasferimento di Navalny in Germania
Nel frattempo si è appreso che Navalny, ricoverato in terapia intensiva, non verrà trasferito all’estero a causa del suo stato di salute “instabile”. Lo ha detto la sua portavoce, Kira Iarmich, denunciando una decisione che “minaccia la sua vita”. “Il medico capo ha annunciato che Navalny non è trasportabile. Le sue condizioni sono instabili”, ha scritto su Twitter, sottolineando che sarebbe “fatalmente pericoloso lasciarlo nell’ospedale non attrezzato di Omsk”, in Siberia.
Nelle prime ore della mattinata, il quotidiano Bild aveva comunicato che un’eliambulanza è decollata dalla città bavarese di Norimberga alle 3.11 per andare a prelevare in Siberia il leader dell’opposizione russa. L’ospedale della Charitè di Berlino, infatti, sarebbe pronto a curare Navalny, che sta combattendo tra la vita e la morte.
Il sospetto avvelenamento
Nella giornata del 20 agosto, mentre si trovava a bordo di un volo diretto dalla Siberia a Mosca, il leader dell’opposizione russa ha accusato un malore. L’aereo ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza per consentire che l’uomo venisse soccorso. Un video, diffuso sui social, mostra il momento in cui i sanitari salgono a bordo del velivolo per soccorre Navalny che, probabilmente in preda a forti dolori, emette delle urla. Il blogger viene portato via in ambulanza. E’ la sua portavoce, Kira Iarmich, in un tweet ha esporre il dubbio che l’uomo sia stato avvelenato con qualcosa mescolato al suo te.