Ma Laura Pausini sarà guarita o no dalla laringite acuta che le ha fatto saltare la prima serata del Festival? La domanda sembra retorica, ma nel Sanremo dei record che si avvia a celebrare il gran finale, il dubbio tiene banco più delle scommesse su ci vincerà Perché la Pausini, una delle poche cantanti italiane ad aver assunto un ruolo internazionale, rappresenta sicuramente il paradigma artistico di questa edizione: molto italiana, con la voglia di diventar grande per potersi considerare internazionale. Gli addetti ai lavori confermano che ci sarà.
E forse ci sarà pure Fiorello, altro grande rebus da sciogliere. In fondo il meccanismo dei duetti, proposto ieri sera dai big, è un modo per sdogare il concetto di rivalità e sublimare quello di spettacolo per lo spettacolo. Sanremo è Sanremo non tanto perché è una gara ma perché l’ideale Capo Horn di chi vive di musica. Chi lo doppia indenne entra nel mare magnum del successo e deve solo tenere la rotta giusta.
Stasera, per la serata finale del festival che incoronerà il vincitore del 2018, sono in agenda super ospiti musical come Fiorella Mannoia con un brano di Ivano Fossati (e non è escluso possa duettare proprio con la collega) e il trio Nek, Max Pezzali e Francesco Renga. Resta l’incognita sul ritorno di Fiorello, dicevamo, mattatore della prima serata. La Rai lo vorrebbe, lui nicchia. Scherzando, Baglioni ha detto che “ha il problema di mettersi d’accordo con Orfeo sul compenso”. E si sa che scherzando Arlecchino diceva la verità. Chissà che non decida di rimanere a casa, ma di rendere il favore a Laura Pausini, intervenendo al telefono per salutare la cantante romagnola.
Ma il passaggio atteso della serata è quello con Luca Marinelli per il lancio della fiction su Fabrizio De Andrè – Principe Libero. Il lavoro ha già fatto molto discutere critici e non, ma quanto è stato possibile vedere dell’opera gioca a favore della produzione. La cifra artistica proposta è sicuramente di grande impatto e merita la massima attenzione. E Sanremo non può non ricordare Faber, del quale dobbiamo ancora tener presente il messaggio poetico e musicale.
Ieri sera, intanto, la serata si è aperta con un omaggio musicale alla svizzera Michelle Hunziker. Il trio dei conduttori si è esibito in una versione rock di “Heidi”, vestiti da gruppo rock in total black, e dedicata alla bionda conduttrice e alle sue origini svizzere. Il trio ha poi presentato la giuria, presieduta da Pino Donaggio, dando il via alla gara delle Nuove Proposte. Un gioco, certo, ma anche un modo per rispondere alle critiche e esorcizzare gli spettri che aleggiano sopra al Festival. Che tentano sempre di far saltare i piani. Almeno in questo Baglioni è davvero geniale nel trovare la chiave giusta per aprire tutte le porte che si parano sul cammino. In fondo se questa edizione sta macinando record su record è perché riesce a dare del tu al telespettatore, ottenendo un tono di risposta ancor più confidenziale. Entrare gioiosamente nelle case degli italiani per una settimana intera, inducendo a parlare della kermesse anche chi non la guarda, dimostra che la professionalità dei conduttori e autori e superiore alla banalità dei soliti criticatori a gettone, pronti solo a coniare spot e slogan per la rissa di turno. Chi non si fa un buon servizio a nessuno.
Certo, non tutto è da comprare a scatola chiusa, sia fra le canzoni che fra i conduttori, ma al netto delle inevitabili tare bisogna sempre ricordare che sono solo canzonette e sempre di tv stiamo parlando. Non delle sorti del mondo. Anche se in platea c’è Matteo Salvini con la diva e compagna Elisa Isoardi… sempre tv è… fatta di lustrini e coriandoli, abiti lunghi e giacche in bianco e in nero….