Nasceva oggi, nel 1901, una persona destinata a divenire con la propria vita sinonimo di jazz: Louis Armstrong. Il musicista di New Orleans è ormai una figura cult dell’immaginario collettivo del secolo scorso, come l’uomo che forse più di tutti incarna l’anima del jazz delle origini e allo stesso tempo è riuscito ad espandere il genere dalla sua città natale a tutto il mondo. il mito vuole che ospite al Festiva di Sanremo nel 1968 abbia dichiarato: “Cos’è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai”.
Louis Daniel Armstrong, noto anche con il soprannome di Satchmo o Pops, è stato un trombettista e cantante statunitense. Lui affermava di essere nato il 4 luglio 1900, data annotata in molte biografie. Sebbene sia morto nel 1971, è solo verso la metà degli anni ’80 che fu scoperta la sua vera data di nascita, ovvero il 4 agosto 1901, grazie all’esame dei documenti di battesimo.
Il musicista nacque da una famiglia povera di New Orleans ed era nipote di schiavi. Il padre lo abbandonò quando era neonato, e la madre si prostituiva per cercare di mandare avanti la casa, la sua infanzia non fu proprio delle più serene. Ma si appassionò subito a quel genere che veniva chiamato “ragtime”, non ancora Jazz, e proprio questi anni difficili furono di ispirazione per la sua carriera.
Attraverso varie esibizioni si fece conoscere, e si trasferì allora a Chicago, poi New York dove raggiunse la gloria. Armstrong morì il 6 luglio 1971 per un infarto all’età di sessantanove anni, undici mesi dopo aver suonato al famoso show nell’Empire Room del Waldorf-Astoria. Poco prima della morte aveva detto: “Penso di aver avuto una bella vita. Non ho pregato per ciò che non potevo avere e ho avuto all’incirca tutto ciò che desideravo perché ci ho lavorato”. Al momento della morte abitava nel Queens, New York City. Fu sepolto al Flushing Cemetery, Flushing.