Nasce e cresce nel quartiere romano di San Basilio e la sua musica ha tutto il retrogusto della periferia, con unĀ timbro sporco e graffiante che accompagna testi spesso goliardici, divertenti ma anche sobri e riflessivi. Il suo nome ĆØ Alessandro Mannarino ed ĆØ uno dei nuovi volte della scena cantauautoriale italiana che aprirĆ la seconda edizione di “So what festival”Ā organizzato dall’associazione culturale Altatensione con il patrocinio del Comune di Melpignano (Lecce). SarĆ un exĀ Convento degli Agostiniani ad ospitare l’evento, durante il quale il cantante romano Ā presenterĆ il suo nuovo progetto “Corde 2015”.
“Quello che cercherĆ² di fare ā racconta Mannarino ā sarĆ soprattutto far risuonare le corde profonde degli spettatori, attraverso quei suoni organici e vivi che escono fuori dalle vibrazioni dei legni e di chi li suona. Uno strumento biologico, come una chitarra, un tamburo o un violino, somiglia molto a un corpo umano, teme il freddo e il caldo, parla piano e urla forte, sa cantare a piena voce e sa anche sussurrare. Questi pezzi di legno, pelle, corde si incastrano bene con gli esseri umani e sono strumenti in grado di tradurre meglio di altri lāanima in suonoā.
Artigiani della musica, cosƬ potrebbero definirsi gli artisti che saranno al fianco del cantante romano sul palco, a partire dalle chitarre di Tony Canto (giĆ produttore artistico del cantautore) e Alessandro Chimienti. NicolĆ² Pagani al contrabasso.,Francesco Arcuri, polistrumentista, suonerĆ il violoncello, la sega sonora, alcune percussioni e si occuperĆ della parte elettronica. Al violino, tamburo battente e voce femminile, Lavinia Mancusi. Gli strumenti a corde si appoggeranno sulle ritmiche del percussionista polistrumentista Daniele Leucci.