Avoler essere malevoli potremmo chiudere il conto dicendo ābona la primaā, assecondando la romanizzazione del Festival di Sanremo. Che ĆØ cosa assai strana. Assai parecchio. PerchĆ© le regole dāingaggio proposte dal Fiorello dei recordĀ al pubblico (televisivo e non)Ā per la prima serata, non sono state affatto rispettate dal trio Hunziker, Favino, Baglioni.Ā Rosario non ha fatto lo scalda-pubblico,Ā ha fatto lo showmanĀ arpeggiando sui toni alti e bassi della commedia dellāarte, senza mai cadere di una riga. Il trio dei conduttori, aprendo la seconda serata, ha tentato la strada del cabaret, molto casereccio e poco comico, senza ottenere lāeffetto sperato. Michelle Hunziker in versione Biancaneve, con un abito fiabesco fucsia, ĆØ apparsa fuori sincrono. Certo, la showgirl haĀ fintamente convinto, come da copione, il direttore artistico a duettare con lei in falsetto sulle note del brano āIl pozzo dei desideriā, dalla colonna sonora italiana del āBiancaneve e i sette naniā della Disney. Alla fine del brano, raggiunta da Favino, la Hunziker ha abbandonato Baglioni al pianoforte. Che ha espresso cantando il suo disagio: āSo qua. Vi siete accorti che so' rimasto qua. E allora andiamo a comincia'…”, ha detto Baglioni dando il via alla gara delle Nuove Proposte.
Nuova vitalitĆ
Oddio, nuove. Anagraficamente, sƬ. Ma vecchie concettualmente, stilisticamente. Come al solito ĆØ toccato agli ospiti della serata, il Mago Forest, Franca Leosini, che ha āinterrogatoā Baglioni (superba e confidenziale al contempo la conduttrice di 'Storie maledette', dare anche a lei un Festival), Pippo Baudo (tornato aĀ SanremoĀ a 50 anni dal suo primo Festival, osannato e applaudito dal pubblico come una vera star nonostante il āpipponeā di superBaudo. Pazienza ormai sermoneggiano tuttiā¦), Roberto Vecchioni, Sting e Shaggy, Il Volo e Biagio Antonacci, dare un poā di vitalitĆ aĀ una pianta un vistosamente appassita. Peccato. Baglioni, almeno sul fronte della conduzione, poteva tentare la carta Favino, giocando il jolly. Lāattore romano, per talento e bravura, ĆØ lāunico in grado di competere con Fiorello. Magari sporcando un poā i bordi, sbavando sui testi. Ma ha arte. Come Fiorello.
Successo di share
Eā ormai chiaro che la cifra di questo Festival non sarĆ tanto la gara, con le sue stelle cadenti e starlette detergenti (nel senso che lavano viaĀ ogni traccia di essenza artistica), ma quanto ci sarĆ dopo Rosario, sempre ammesso che non riappaia prima della serata finale.Ā I numeri, nella loro freddezza, non sempre danno il senso della realtĆ fatta di passione ed emozione. Dunque di colori caldi. Ma la prima serata ha fatto registrare un grande successo tra il pubblico piĆ¹ giovane. Secondo leĀ rilevazioni ĆØ aumentato rispetto allo scorso anno. In particolare, fra il pubblico femminile sono arrivati i maggiori consensi: nella fascia 15-24 anni lo share ĆØ stato del 60.2%. In generale, in questa fascia share al 54.6%. Mentre nella fascia 25-34 anni, sempre in generale, al 52.7%. La distribuzione geografica del consenso ĆØ stata omogenea su tutta la penisola. Inoltre ĆØ aumentato il pubblico dei laureati, al 56.0%. Prendendo poi a riferimento un arco di tempo ampio, gli ascolti hanno fatto sƬ che la media della prima serata degli ultimi 15 anni si attesti al 46%. Un successo, dunque. Ma di Fiorello o di Sanremo? Il recupero dei giovani non ĆØ un fatto diĀ poco conto.Ā Soprattutto se non passa attraverso una presunta sezione giovani che di giovane ha solo lāapparenza. Arrivati a questo aspettiamo la terza serata, chissĆ Ā se la curva risaleā¦