Il Macerata Opera Festival quest'anno si ringe di… #verde speranza. E' questo infatti il tema – e l'hashtag – dell'edizione 2018 dedicata all'ecologia e alla sostenibilità, per un'arte della speranza che operi gettando nuovi semi per un futuro migliore.
Il nuovo triennio di programmazione del festival internazionale segue le linee tracciate dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta, condivise con gli enti soci e il consiglio di amministrazione presieduto da Romano Carancini. “Iniziamo questo nuovo viaggio del Macerata Opera Festival – afferma Carancini – sotto la guida già nota di Luciano Messi e poi di Barbara Minghetti e Francesco Lanzillotta che, con atteggiamento sempre discreto e altamente competente, quasi come se possedessero innati i tratti distintivi del 'maceratese', ci condurranno alla scoperta delle varie sfumature di un'arte della speranza in cui nuove direzioni si intersecano con alcuni binari già tracciati e dove la modernità trae ragione dalla più vitale tradizione”.
La programmazione
Da queste premesse, si legge sul sito del Mof, nasce il nuovo allestimento del Flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart (20 e 29 luglio, 4 e 12 agosto), firmato da Graham Vick, che presenterà al pubblico uno spettacolo in cui lo scenario naturale si contrapporrà a quello della quotidianità caratterizzato dall'usura delle risorse e dall'inquinamento.
Per la messa in scena dell'Elisir d'amore di Gaetano Donizetti (21 e 27 luglio, 5 e 10 agosto) si è scelta la produzione ambientata sulla spiaggia, fra chalet e gonfiabili, firmata da Damiano Michieletto.
Torna, infine, la 'Traviata degli specchi' (22 e 28 luglio, 3 e 11 agosto), firmato nel 1992 dal regista Henning Brockhaus e dallo scenografo Josef Svoboda, che verrà riallestita con la direzione tutta “femminile” di Keri-Lynn Wilson e un cast che vanta per i protagonisti i nomi di Salome Jicia e Ayon Rivas – fra le voci giovani più interessanti rivelatesi nell’ultimo biennio – e Luca Salsi, già ospite del MOF e recente trionfatore alla Scala nell’Andrea Chénier inaugurale.