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GRAMMY AWARDS 2016: E’ DI TAYLOR SWIFT L’ALBUM DELL’ANNO

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Taylor Swift è la regina dei Grammy Awards del 2016: è lei la prima donna nella storia dei Grammofoni d’oro ad aver vinto per due volte il premio più ambito, quello dell’Album dell’anno. Alla 58/a edizione degli “oscar” della canzone, andata in scena allo Staples Center di Los Angeles lunedì notte, non è certo mancato lo spettacolo. Una serata cominciata proprio con la voce della giovane cantautrice statunitense e proseguita all’insegna dei tributi.

Toccanti le performance di Lionel Richie – in Italia a luglio – protagonista di un medley con le sue canzoni più famose “Love Oh Love” e “All Night Long”. La sua esibizione è stata anticipata da un tributo a più voci per Glenn Frey, compianto leader degli Eagles. I suoi compagni hanno cantato, ottenendo una standing ovation, il loro cavallo di battaglia “Take It Easy”. Il gruppo è stato preceduto da Stevie Wonder, che ha auspicato un mondo dove “tutto sia accessibile a tutti i disabili”. E mentre Rihanna, per un presunto malessere, cancellava la sua perfomance a pochi minuti dall’entrata in scena, è arrivato il tributo più atteso, quello di Lady Gaga a David Bowie, scomparso da poco. La nuova regina del pop si è esibita in un mix delle canzoni del Duca bianco più amate, interpretando a modo suo “Space Oddity”, “Changes”, “Ziggy Stardust”, “Suffragette”, “Rebel Rebel”, “Fashion”, “Fame”, “Let’s Dance” e “Heroes”.

Non poteva mancare il tributo al grande BB King, scomparso anche lui l’anno scorso, fatto da un trio d’eccezione formato da Chris Stapleton, Gary Clark Jr e Bonnie Raitt. Un ricordo è andato anche a Michael Jackson, che 35 anni fa vinceva il suo primo Grammy. Sul palco si è esibito poi Kendrick Lamar, che ha regalato una performance molto polemica e politica centrata sui problemi degli afroamericani, presentandosi con le canzoni “All Right” e “Blacker The Berry” vestito da galeotto in catene. Spazio anche per una performance molto rock della band di Johnny Depp, Joe Perry e Alice Cooper, gli Hollywood Vampires.

Passando ai premiati, Kendrick Lamar, arrivato con undici nomination, ha fatto incetta di Grammofoni vincendone ben cinque, sbancando in quasi tutte le categorie Rap con il suo album “To Pimp a Butterfly”. Ed Sheeran ha vinto il premio per la migliore canzone, con “Thinking Out Loud”, Taylor Swift quello per il migliore album dell’anno, con “1989”. A Mark Ronson e Bruno Mars il premio per il migliore disco dell’anno, andato al loro “Uptown Funk”.

Tra gli altri trionfatori dei Grammy Awards, Meghan Trainor, che ha vinto il Grammofono d’oro come migliore artista emergente. Quello per il best pop duo è andato invece a Bruno Mars e Mark Ronson per “Uptown Funk”. Il premio per il Migliore disco da discoteca è andato a Justin Bibier, Skrillex e Duplo per “Where Are You Now”. I due dj che accompagnano Bibier hanno anche vinto per il migliore album dance/elettronico. Migliore performance Rock è stata giudicata quella degli Alabama Shakes, con “Don’t Wanna Fight”, che ha vinto anche come migliore canzone rock. Sono stati i Muse, invece, a vincere per il migliore album rock, con “Drones”.

Milena Castigli: