“Il potere della musica”, il docu-film realizzato dal premio oscar Alex Gibney, è una meravilgiosa produzione che narra la vera storia di un genio della musica che è stato anche difensore dei diritti umani. Fela Kuti all’apertura dei suoi concerti si presentava così: “Voglio presentarmi come africano. Voglio presentarmi come una cosa completamente nuova. Perché il 99,9 per cento delle informazioni che avete sull’Africa sono sbagliate”.
La storia inizia per caso, a Broadway. Era in scena uno spettacolo di Fela che trasmutava in musica una vicenda che si svolgeva in Nigeria. Ma chi è davvero Fela Kuti sono in pochi a saperlo. Inizia così un lungo viaggio a ritroso tra interviste, materiale video e fotografico, documenti. Si comincia con un bambino che crescendo diventa il leader del coro della scuola per arrivare poi alla consacrazione di un mito. Il suo impegno nel sociale gli costa maltrattamenti pesantissimi e percosse. Ogni volta che pubblica un disco viene arrestato. Ma lui non si arrende e dichiara: “La musica risuonerà sempre contro ogni forma di oppressione”.
Durante la sua vita Fela Kuti viene arrestato più di duecento volte, accusato di ogni crimine. Continua a vivere in Nigeria, dove morirà nel 1997 a causa dell’AIDS. Al suo funerale erano presenti un milione di persone. Nel docu-film a narrare la sua storia ci sono Fela Kuti stesso, e i suoi due figli. Proprio questi figli hanno portato avanti le note e il sound afrobeat della band fondata dal padre, gli Egypt 80. Una band storica che ha fatto il giro del mondo con quella carica dirompente e irrefrenabile. “Il potere della musica”, per la regia di Alex Gibney, è in uscita l’11 giugno 2015 distribuito da Wanted Italia, con l’alto patrocinio di Amnesty International.