Era considerata l'ultima grande diva della lirica mondiale, probabilmente il più famoso soprano del mondo Montserrat Caballé. La famosa cantante lirica, da alcuni anni ritiratasi a vita privata, si è spenta questa mattina a 85 anni, a Barcellona, sua città natale e dove aveva vissuto gran parte della sua vita, celebrandola nell'album omonimo del 1988 scritto e interpretato con l'amico Freddie Mercury. Memorabile la loro esibizione al Ku Club di Ibiza nel 1987, ancor di più il video del brano, diventato un'icona della commistione fra rock e lirica e reso popolare in tutto il mondo dall'incredibile estensione vocale (un re della quarta ottava) toccata da Mercury durante l'esecuzione del testo.
La carriera
Una carriera lunghissima quella di Montserrat, iniziata nel lontano 1956 e proseguita fino al 2013, ininterrottamente, calcando i palcoscenici dei più importanti teatri mondiali, a cominciare dalla Carnegie Hall di New York dove, nel 1965, sostituì la titolare Marilyn Horne nell'opera Lucrezia Borgia (in quell'occasione presentata come concerto), stupendo pubblico e critica per talento e interpretazione. Sarà poi la volta della Traviata interpretata nel 1972 alla Royal Opera House di Londra alla Norma eseguita all'Opéra di Parigi. Il debutto italiano arriverà nel giugno del 1967, con l'interpretazione de Il pirata a Firenze, mentre un anno dopo arriverà con Luisa Miller alla Scala di Milano (anche se non per la prima volta, data la piccola parte avuta nel 1960 in Parsifal). Non riuscì a parteciparvi per un infortunio, rimandando il grande debutto nell'opera milanese al 1970, ancora con Lucrezia Borgia.
Ogni epoca ha le sue stelle
Lei era l'interprete per eccellenza della lirica, intesa come perfetta sintesi fra vocalità e interpretazione, ma non amava sentirsi dire che fosse una diva, tantomeno l'ultima delle grandi: “Non mi considero una leggenda dell’opera – disse in un'intervista nel 2014 -, né l’ultima diva, come a volte i giornalisti scrivono. Ogni epoca ha le sue stelle, e nel mio caso l’unica merito è di aver fatto bene il mio lavoro, nel miglior modo possibile, al più alto livello”.