Non si fermano in Russia le proteste per la nuova detenzione dell’oppositore Aleksej Navalny. Secondo quanto riferito dall’ong Ovd-Info, almeno mille persone sono state fermate durante le manifestazioni di dissenso, che hanno di fatto attraversato tutto il Paese. A Mosca si ha notizia di 142 manifestanti fermati, altri 113 sarebbero stati registrati a Vladivostok, sulla costa pacifica. Altri arresti sarebbero stati eseguiti in almeno 15 città della Russia. Per la liberazione di Navalny si era mosso anche il neo-presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Navalny, manifestazioni a Vladivostok
Ma l’ondata di fermi ha tutt’altro che sedato la protesta. Navalny è in carcere da due settimane (il fermo è scattato il 18 gennaio scorso all’aeroporto di Mosca), dopo aver fatto ritorno in Russia al termine della lunga convalescenza seguita al sospetto avvelenamento in Germania. A Vladivostok, in particolare, si sono registrati momenti di forte tensione nella piazza centrale della città capolinea della Transiberiana. Molte immagini della manifestazione sono state diffuse via Twitter e mostrano numerosi dimostranti radunati sulla superficie ghiacciata del Golfo dell’Amure.
Mosca, ondata di proteste
Anche nella capitale Mosca è attesa una mobilitazione di massa. Le autorità cittadine attendono un raduno quasi senza precedenti, tanto da aver disposto (come mai accaduto prima) la chiusura di ben sette stazioni della metropolitana, limitando fortemente anche la circolazione a piedi e gli altri trasporti pubblici. Altro deterrente, un avviso delle autorità moscovite per scoraggiare i raduni di piazza, paventando possibili conseguenze a livello penale qualora si decida di prendere parte alle manifestazioni. Minaccia che non sembra aver scoraggiato i dissidenti e i sostenitori di Navalny.