Minneapolis, madre della figlia di Floyd: “Voglio giustizia per George”

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“Voglio giustizia per George. Voglio giustizia per George perché era buono”. Lo afferma Roxie Washington, la madre della figlia di George Floyd, nella sua prima conferenza stampa. Accompagnata dalla bimba di sei anni, Gianna, Washington dice: “Lo hanno strappato a lei. Alla fine loro tornano a casa dalle loro famiglie. Gianna non ha un padre. George non la vedrà mai crescere, laurearsi e non l’accompagnerà mai all’altare”, ha detto tra le lacrime la donna. Il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden parteciperà al funerale di George Floyd a Houston, in Texas. Il legale della famiglia Floyd, Ben Crump, ha spiegato che lo staff di Biden ha chiesto il permesso di partecipare al funerale e la famiglia di Floyd ha accolto la richiesta.

Scatta coprifuoco Washington, migliaia in strada

Il coprifuoco scatta a Washington ma migliaia di manifestanti sono scesi in strada Dal Capitol Hill al Lincoln Memorial, anche vicino alla Casa Bianca blindata. Il Pentagono ha spostato 1.600 truppe nell’area di Washington DC per un eventuale sostegno alle attività delle autorità locali alle prese con le proteste, come spiegato dal portavoce del Dipartimento della Difesa, Jonathan Rath. Le proteste nella capitale si sono svolte pacificamente.

Fiori in memoria di George Floyd

Appello Melania Trump, rispettate il coprifuoco

La First Lady Melania Trump ha postato un tweet in cui invitava tutti a rispettare il coprifuoco, invito non accolto. “Con la notte che si avvicina – scrive la First Lady – incoraggio tutti i cittadini a obbedire al coprifuoco, a lasciare le strade e trascorrere il tempo con i propri cari. Tutte le città, le comunità e i cittadini meritano di essere al sicuro e questo può essere fatto solo se puntiamo insieme a riconciliarci e alla pace“.

Trump ricorda il poliziotto ucciso

Donald Trump ricorda con un tweet David Dorn, il captano della polizia di St. Louis, “ucciso da spregevoli saccheggiatori la scorsa notte”. “Onoriamo i nostri agenti di polizia, forse più di prima. Grazie!”, ha twittato il Presidente degli Stati Uniti, mentre si accendono le proteste per l’uccisione di Floyd. Ieri l’autopsia ha confermato che il 46enne afroamericano é morto per “un arresto cardiaco causato dalla pressione esercitata sul suo collo” dai poliziotti che lo avevano fermato. Dunque si é trattato di un “omicidio”.

Ivanka e Kushner dietro a idea Trump con Bibbia

Ivanka Trump e il marito Jared Kushner sarebbero gli architetti della passeggiata e della foto con la Bibbia in mano di Donald Trump di fronte alla chiesa di St John, a due passi dalla Casa Bianca. Lo riporta la Cnn citando alcune fonti, secondo le quali l’idea della foto che ha fatto indignare l’America è della figlia-consigliera e del genero di Trump. Per consentire al presidente di percorrere la strada tra la Casa Bianca e la chiesa, le forze dell’ordine sono state costrette a usare gas lacrimogeni contro la folla che manifestava pacificamente, come denunciato ieri dal vescovo di Washington, Mariann Edgar Budde. In merito, Mitch McConnell, il leader dei repubblicani in Senato, ha bloccato una risoluzione di condanna di Donald Trump per il trattamento dei manifestanti vicino alla Casa Bianca. “L’ossessione a condannare Trump – ha commentato  McConnell – è per i democratici una priorità maggiore che mettere fine alle tensioni”.

Minneapolis: le scuole pubbliche ‘scaricano’ la polizia

Le scuole pubbliche di Minneapolis rescindono il contratto con la polizia della città per la sicurezza degli istituti e dei loro 35.000 studenti. La decisione riflette una dura presa di posizione contro gli agenti di Minneapolis: “Non possiamo continuare la partnership con una organizzazione che ha una cultura di violenza e razzismo. Dobbiamo mostrarci solidali con i nostri studenti afroamericani“, afferma uno dei membri del board del distretto scolastico di Minneapolis. Anche se il gesto non restituisce giustizia a George Floyd “mostra almeno che cambiamenti sono possibili”, dice la rappresentate studentesca.

Posta ‘iniziamo rivolta’, agente licenziato a Denver

Iniziamo una rivolta“. E’ per queste parole pubblicate sui social che un agente della polizia di Denver è stato licenziato. “La polizia di Denver ha avviato un’indagine sul post dell’agente Thomas McClay” e ha concluso che il post, accompagnato dalla foto insieme ad altri due agenti in tenuta antisommossa, “non è in linea con i valori” del dipartimenti di polizia e per questo l’agente “è stato licenziato”.

New York, manifestazione davanti a casa sindaco

Scatta il coprifuoco a New York ma ancora ci sono migliaia di manifestanti in strada. Insieme al coprifuoco il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha bloccato il traffico dalla 96ma strada in giù. Ma i manifestanti sfidano il coprifuoco: dopo oltre due ore ancora migliaia di persone erano in strada pacificamente. Una protesta si è svolta anche davanti a Gracie Mansion, la residenza ufficiale del sindaco di New York. I manifestanti si sono dati appuntamento davanti all’abitazione di Bill de Blasio, nell’Upper East Side fra l’86ma strada e East Avenue Avenue. Altre manifestazioni sono comunque in corso in città: centinaia di persone stanno manifestando davanti Al Trump International a Columbus Circle. Anche in questo caso le manifestazioni sono state pacifiche.

Milena Castigli: