Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto con una dichiarazione per la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si festeggia oggi. Un anniversario importante. In questo 20 novembre 2020, infatti, non si ricorda solo la Dichiarazione dei Diritti del Bambino che fu promulgata nel lontano 1959. Quest’anno ricorre anche il 30esimo anniversario della Convenzione sui diritti del fanciullo che fu adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989.
“In Italia, già prima dell’emergenza sanitaria, il numero dei bambini in povertà assoluta era drammaticamente alto ed è destinato ad aumentare – ha dichiarato il presidente della Repubblica -. Tutti noi siamo chiamati ad uno sforzo responsabile per tutelare i più piccoli e sostenere i genitori in difficoltà evitando che si possano allargare ulteriormente le disuguaglianze economiche ed educative delle famiglie”.
Mattarella: “La formazione è alla base dello sviluppo del Paese”
“Nel fronteggiare l’emergenza, è necessario che gli strumenti educativi e sociali diventino sempre più efficaci ed equi per i minori e le loro famiglie. Dobbiamo permettere ai nostri ragazzi di realizzare i loro sogni con interventi mirati ed impedire che possano abbandonare gli studi perché la formazione è alla base dello sviluppo e della crescita di un Paese e rappresenta uno dei diritti dei bambini e degli adolescenti” ha aggiunto Mattarella.
Per il presidente: “Il virus sta minando futuro prossime generazioni”
“La Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza quest’anno assume un particolare significato in presenza di una pandemia che a livello globale produce un forte impatto proprio sui più fragili e a rischio di discriminazione e violazione dei diritti. Superando ogni confine, il virus sta minando il futuro delle prossime generazioni. I bambini, come gli adulti, che – sostiene il Capo dello Stato – a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 devono affrontare cambiamenti importanti nel loro quotidiano, possono risentirne perché ansia e preoccupazione possono colpire anche i più piccoli. La sfida che dobbiamo affrontare è quella di infondere ai nostri giovani serenità informandoli su ciò che avviene nel mondo e preservarli dall’inquietudine”.
L’importanza del dare risposte ai ragazzi
“I ragazzi – continua Mattarella – hanno bisogno di sicurezza, di chiarezza e di semplicità che consentano loro una percezione della realtà corretta e non alterata da paure e tensioni. Prioritario, ancora di più oggi, è tutelare i più piccoli, coloro che vivono in contesti familiari di disagio o con disabilità e che hanno bisogno di assistenza che non sempre le famiglie sono in grado di assicurare”. Lo stato di salute dei più piccoli e degli adolescenti, conclude il presidente della Repubblica, “è influenzato dal contesto sociale in cui vivono. Bisogna quindi intervenire con determinazione per non far sentire soli i bambini e i giovani, per annullare ogni forma di disparità e consegnare un mondo migliore e più responsabile alle generazioni future”.