Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto Cura Italia, che ora può essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di una manovra, più che un decreto, che utilizza i 25 miliardi di tesoretto italiano per attivare flussi di denaro dell’ordine di 350 miliardi. Sanità, lavoro, imprese: il provvedimento va a toccare tutti i settori del sistema Italia che sono stati colpiti dall’emergenza della pandemia da Covid-19. Il decreto prevede lo stanziamento di 3,5 miliardi per la sanità e 10 per il mondo lavoro.
Medici in corsia
Il decreto stabilisce che la Laurea in Medicina diventa definitivamente abilitante alla professione medica. In questo modo, si prevede il rilascio di circa diecimila medici nel sistema sanitario nazionale, che è fondamentale per far fronte alla carenza del Paese. Per tutto il 2020 viene, inoltre, istituito un fondo denominato “Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’Università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca” con una dotazione pari a 50 milioni di euro, che sarà ripartito successivamente con uno o più decreti. “Cogliamo questo momento di difficoltà per adeguarci per sempre e con positività anche alle esigenze di una società che cambia” ha commentato le il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi.
I rinvii
Tanti i rinvii. C’è la sospensione dei termini dei pagamenti e la proroga di diversi adempimenti, come i pagamenti fiscali. Sono sospesi i processi ed i documenti d’identità valgono fino al 31 agosto. È stata anche spostata l’ultima sessione di laurea dell’anno accademico 2018/2019. Dal punto di vista politico, il rinvio più significativo riguarda il referendum sul taglio dei parlamentari in autunno (ipotizzato novembre), giacché l’ordinanza che lo ha ammesso consente un rinvio di 240 giorni.
Gli stop del Fisco
Il decreto legge ferma tutti i versamenti delle pubbliche amministrazioni, inclusi i contributi previdenziali e assistenziali. I premi per l’assicurazione obbligatoria sono stati prorogati al 20 marzo 2020. Importante il capitolo imprese: per gli autonomi e i professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi, i versamenti alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, i contributi previdenziali e quelli Inail sono rinviati al 31 maggio e potranno essere pagati in un’unica soluzione o in massimo 5 rate mensili. Scatta la sospensione di pagamenti di ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e dell’Iva di marzo fino al 31 maggio per le filiere più colpite dall’emergenza: trasporto merci, settore turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cinema e teatri, sport, istruzione, parchi divertimento, eventi, sale giochi e centri scommesse, federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di volontariato e associazioni di promozione sociale. Per queste imprese, i versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020.
Professionisti e negozi
“I professionisti e i consulenti che hanno ricavi o compensi sotto i 400 mila euro non dovranno versare le ritenute d’acconto sui ricavi e i compensi percepiti fino al 31 marzo” mentre i contribuenti che beneficiano della sospensione della ritenuta d’acconto dovranno versare l’ammontare dovuto entro il 31 maggio in un’unica soluzione o in 5 rate. Per gli esercenti di negozi e botteghe è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di affitto, relativo al mese di marzo. Per incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro in imprese e negozi è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino a un massimo di 20.000 euro. Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per il 2020.
Mutui e fondi
Via libera a nove mesi in più di estensione della moratoria fino a 18 mesi prevista per i mutui prima casa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 un calo, superiore al 33%, del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa della chiusura o della restrizione della propria attività per l’emergenza. Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee. Passa da 600 a 500 milioni il fondo che servirà sia per i danni dell’intero settore aereo sia per la costituzione di una newco pubblica per Alitalia. Spunta anche una norma per semplificare la sperimentazione clinica di farmaci e dispositivi medici.