Si è tenuto l’ultimo addio a George Floyd. La famiglia lo ha salutato per sempre seppellendolo nella suo Texas, accanto alla madre allo Houston Memorial Gardens di Pearlands. Alla sua destinazione finale Floyd è arrivato in carrozza: la sua bara dorata era circondata da fiori bianchi e accompagnata da palloncini. L’ultimo saluto a George Floyd non ferma l’America che scende di nuovo in piazza contro il razzismo e per chiedere una riforma della polizia. Nelle maggiori città americane sono in corso imponenti manifestazioni per dimostrare che questa volta si deve voltare pagina. A New York migliaia di persone si sono radunate sulle 42ma strada. A Washington e Los Angeles si ripetono le scene degli ultimi giorni, con giovani armati di mascherina che protestano.
Nuovo video
Intanto si moltiplicano i video sull’uso eccessivo della forza della polizia americana. L’ultimo, del 28 marzo 2019 ma diffuso solo ora, è quello ripreso dalla bodycam di un agente ad Austin, Texas. Mostra un afroamericano di 40 anni, Javier Ambler, mentre viene arrestato per non essersi fermato all’alt della polizia. Dopo un inseguimento Ambler scende dell’auto disarmato e con le mani alzate, ma nel bloccarlo gli agenti gli premono il collo, mentre l’uomo grida più volte “non posso respirare”, fino a che non perde i sensi e muore.
Usa 2020, Biden vince primarie in Georgia e West Virginia
Primarie in cinque Stati Usa (Georgia, Nevada, North Dakota, South Carolina e West Virginia) che le avevano rinviate per la pandemia di Coronavirus. Joe Biden vince le primarie democratiche in Georgia e West Virginia, secondo le proiezioni dei media americani e raggiunge ufficialmente la soglia di delegati per la nomination a candidato democratico per la Casa Bianca. In Georgia da 20 anni non si elegge un senatore del partito dem, in crescita secondo i sondaggi a causa della politica divisiva di Trump che crolla nei sondaggi: ora è sotto di 14 punti rispetto a Joe Biden che dice: “E’ il tempo per una giustizia razziale”. Le elezioni si terranno a novembre.
Coronavirus, 819 morti
Sono 819 i morti per coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore, durante le quali il numero di contagiati è salito di 17.300 unità. E’ quanto emerge dai dati della John Hopkins University, secondo la quale i contagiati sono in totale 1.977.085 e i decessi 111.876. Il numero maggiore di nuovi casi è stato registrato in Texas (2.275), seguito da California (2.170) e Florida (1.960). Secondo il bilancio di France Presse basato su fonti ufficiali, la pandemia da coronavirus ha causato almeno 407.914 morti nel mondo dall’inizio dell’emergenza e i casi di contagio accertati sono 7 milioni 169.550. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito in termini assoluti, con quasi 112mila vittime. Seguono il Regno Unito con 40.883 morti, il Brasile con 38.406, l’Italia con 34.043 e la Francia con 29.269 decessi.