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L’impegno vaticano per un Medio Oriente “no war”

Riferendosi all'inaugurazione del nuovo santuario in Giordania, il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin crede che "possa essere un segno di incoraggiamento"

Il magistero vaticano di pace in Terra Santa. Le strade ci sono, non sono conflitti insolubili“, dichiara a Tv2000 il segretario di Stato vaticano. Il cardinale Pietro Parolin ha celebrato la messa di inaugurazione del nuovo santuario dedicato al Battesimo di Gesù, a al-Maghtas, in Giordania. E in merito ai conflitti in Medio Oriente ha detto: “Questi sono conflitti gravi che lacerano il tessuto umano e che fanno tante vittime che distruggono tante realtà, però le strade ci sono. Questo lo dobbiamo sempre avere presente. E speriamo che la gente si metta a percorrere queste strade“.

Vaticano
Foto di Cole Keister su Unsplash

La diplomazia del Vaticano

“In questa situazione non dobbiamo perdere la speranza – sottolinea il cardinale Parolin-. D’altra parte il Papa nel denunciare indica anche delle strade. Ecco questo è importante, che ci siano dei cammini che si dovrebbero e potrebbero percorrere”. È necessaria, prosegue il Segretario di Stato vaticano, “la buona volontà da parte di tutti“. E il Pontefice “parla di una diplomazia del perdono, di una diplomazia della giustizia, di una diplomazia che sa dimostrarsi attenta anche alle esigenze degli altri“. Riferendosi all’inaugurazione del nuovo santuario in Giordania, il segretario di Stato vaticano crede che “possa essere un segno di incoraggiamento. C’era il rappresentante del re e le più alte autorità del paese. Il segnale che si è dato è che la Giordania deve continuare ad esercitare questo suo ruolo di pacificazione all’interno di una regione percorsa da tante tensioni e da tanti conflitti“. Prosegue il cardinale Parolin: “Il messaggio sta proprio nella celebrazione. In tutte le parole che sono state dette, ma soprattutto nel fatto che c’è stata tanta gente, parlavano di seimila persone, c’era tanto entusiasmo, c’era tanta partecipazione, c’era tanta letizia“.

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