Non c’è più tempo, afferma il premier conte. I numeri dei contagi e dei decessi per coronavirus ci impongono nuovi sacrifici, con restrizioni agli spostamenti che devono essere uguali in tutta Italia. È una decisione difficile, ma va presa adesso, chiarisce. L’ho condivisa con le regioni, ho informato le opposizioni e il capo dello stato – prosegue – e il governo ne assume la piena responsabilità: Il futuro è nelle mani di tutti noi, afferma conte, governo e cittadini.
La reazione dei partiti
Per tutta la giornata di ieri tra i partiti cresceva la richiesta di misure più stringenti. Fino alla riunione del Premier con i capi delegazione di maggioranza. Nell’imminenza dell’annuncio delle nuove decisioni del Presidente del Consiglio Conte, il ministro degli Esteri Di Maio ha chiesto a tutti un nuovo sacrificio: servono regole ferree ovunque. Il Movimento è totalmente concorde con la stretta, ha fatto sapere poi il capo politico, Crimi. Dal Pd, il vicesegretario Orlando conferma: i dem sostengono le nuove misure assunte dal governo. Renzi – che in giornata aveva chiesto “zona rossa in tutta Italia” – ha twittato: bene il premier Conte. Ora stop ai mutui nel 2020.
Dall’opposizione, anche Salvini – che in giornata ha sentito Conte oggi lo incontrerà con tutte le opposizioni – aveva chiesto misure drastiche. Dopo l’annuncio, ha commentato: dal governo un primo passo, apprezziamo, ma non basta. Dal Veneto, intanto, il governatore leghista Zaia ha accolto positivamente le nuove misure, ok anche dal Piemonte, con Cirio. Approvata la stretta anche Forza Italia, che però ha chiesto subito un commissario e un vademecum per gli italiani. Tajani: gli italiani ogni giorno ricevono disposizioni diverse e non sempre riescono a comprendere le regole anti coronavirus. Serve campagna di informazione nazionale. Per fratelli d’Italia, Meloni d’accordo con quelli che definisce “passi forti”, ma ha parlato al tempo stesso di “confusione fuori misura”.