Bagarre alla Camera sui vitalizi dei parlamentari, con tanto di sospensione della diretta Rai. A scatenare la protesta del Movimento 5 Stelle è la decisione (approvata all’unanimità dei presenti) dell’ufficio di presidenza della proposta della Dem Marina Sereni di un contributo di solidarietà nel prossimo triennio sugli “assegni vitalizi e sui trattamenti previdenziali, diretti e di reversibilità, corrisposti ai deputati cessati dal mandato”. Respinta al mittente invece la proposta targata M5s che aveva l’obiettivo di “parificare la pensione dei parlamentari a quella dei cittadini“.
Che l’aria fosse tesa d’altronde si era già intuito durante il Question Time. I lavori sono stati interrotti prima del tempo e così anche la diretta televisiva a causa di alcuni cartelli con su scritto “si tengono il privilegio” esposti sotto il banco della presidenza da alcuni grillini. La protesta si è spostata poi al primo piano del Palazzo dove si è riunito l’ufficio di presidenza di Montecitorio. Ma, più che la riunione, ad attirare ancora una volta l’attenzione è stato il caos scatenato dal Movimento Cinque Stelle. Tutti i deputati infatti si sono accalcati nel corridoio e più di qualcuno ha tentato (al grido di “vergogna, vergogna”) di fare irruzione nella sala. Da lì la bagarre si è spostata di nuovo in Aula e poi in piazza, dove Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista hanno improvvisato un comizio davanti ad un gruppo di manifestanti: “Dopo questo gesto disperato, dopo questo atto politico per mantenere i vitalizi dei parlamentari, sono finiti del tutto. So che andremo al governo”, è la convinzione del vice presidente di Montecitorio. A rincarare la dose ci ha pensato Di Battista: “Tutto quello che fanno è abusivo – è l’accusa del pentastellato che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un video del suo intervento in piazza – da questi soggetti mi aspetto di tutto, per arrivare al 15 settembre, giorno in cui maturano il prepensionamento. Le tenteranno tutte“.
Le accuse però non sono cadute nel vuoto e tra i primi a replicare è stato il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato: “Abbiamo assistito a un attacco all’ufficio di presidenza barbaro e violento. Hanno perso la testa perché la nostra delibera è efficace e risolve il problema”. Gli ha fatto eco Marina Sereni, firmataria della proposta approvata: “Anzichè la propaganda a noi stanno a cuore i dati concreti. La proposta del M5s non comportava alcun risparmio e non teneva conto dell’abolizione dei vitalizi parlamentari avvenuta nel 2012“. Per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni i Cinque stelle sono “ipocriti. Udite, udite – ha accusato – la loro proposta non è retroattiva”. Mentre Renato Brunetta ha parlato di “atteggiamenti assurdi e inconcepibili“. In una nota la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha parlato di “comportamento inaccettabile”.