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Via libera al Decreto sicurezza

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E'stato approvato all'unanimità il Decreto Salvini in materia di sicurezza e immigrazione, presentato questa mattina al Consiglio dei ministri e incentrato sulla modifica della normativa relativa all'accoglienza dei profughi, in particolar modo i richiedenti asilo, procedendo all'abolizione del permesso umanitario. Soddisfatto il ministro dell'Interno che, su Facebook, dà l'annuncio dell'avvenuta votazione e del suo esito positivo: “Alle 12.38 il Consiglio dei Ministri approva all'unanimità! Sono felice. Un passo in avanti per rendere l'Italia più sicura”. Il testo, in sostanza, ha unificato i suoi predecessori sul tema di sicurezza e migranti, introducendo misure innovative su cittadinanza e permanenza nei centri di prima accoglienza ma anche ulteriori provvedimenti su altre tematiche connesse alle due cui il decreto fa capo.

Conte: “Riorganizzare il sistema di protezione”

Quarantadue articoli, riassunti in obiettivi da raggiungere dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza congiunta con il vicepremier: “Obiettivo del decreto è quello di operare, cosa non fatta da anni, una riorganizzazione dell’intero sistema di riconoscimento della protezione internazionale per adeguarla agli standard europei. Avevamo una disallineamento rispetto agli altri Paesi della Ue. Siamo intervenuti per affrontare in modo più efficace l’emergenza terrorismo. In un quadro di assoluta garanzia dei diritti delle persone e delle carte internazionali a cui l’Italia aderisce noi operiamo un riordino per una più efficace disciplina”.

I provvedimenti

Provvedimenti in vista anche sui 35 euro, i quali “verranno rivisti in base alla media europea con un netto taglio delle spese – spiega Salvini -. Contiamo su un risparmio di un miliardo e mezzo di euro se si manterrà la riduzione degli sbarchi, soldi che andranno alla sicurezza”. Per procedere all'espulsione di un richiedente asilo, invece, sarà necessaria l'indicazione di pericolosità sociale e la condanna in primo grado di giudizio, stessa cosa per fermare la domanda di un richiedente. In materia di sicurezza, spicca il Daspo sportivo anche ai sospetti terroristi e, in caso di condanna definitiva per terrorismo, sarà revocata la cittadinanza. Il Daspo per corruzione, invece, sarà applicato senza aspettare il terzo grado di giudizio. Infine il tema campi rom: “La questione rom non è compresa in questo decreto – spiega Salvini -, sennò non riesco a immaginare le reazioni nazionali ed internazionali… Ci stiamo lavorando con tutti i sindaci d’Italia: l’obiettivo è chiudere i campi Rom”.

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