C'è qualcosa che sembra non quadrare nel Centrodestra, riunito ad Arcore per trovare una linea comune in vista del secondo giro di consultazioni al Quirinale e, invece, uscito dall'incontro con forse più dubbi che certezze, nonostante un comunicato che sembrerebbe sostenere la seconda via: “Quasi il 40 per cento degli italiani – hanno scritto i leader – ha scelto di dare la propria fiducia ai partiti del Centrodestra ai quali oggi spetta, indubbiamente, il compito di formare il governo”. Leadership ribadita, dunque, con leva su quella mini-vittoria sulle altre coalizioni che, di fatto, il Rosatellum premiava. Poi l'attenzione si sposta sulla coesione: “Gli elementi dai quali i tre leader non intendono prescindere sono un presidente del Consiglio espressione dei partiti di Centrodestra, l'unità della coalizione e il rispetto dei principali punti del programma sottoscritto prima del voto”.
Salvini: “Continua il dialogo con M5s”
A vederla sotto quest'ottica tutto sembrerebbe come da programma: Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia uniti e compatti alle consultazioni al Colle, con tanto di richiesta di premier proveniente dalla coalizione e con il rispetto di tutto il programma concordato prima del 4 marzo e, di conseguenza, eludendo gli appelli di Di Maio al leader del Carroccio. Il problema è che, poco dopo la fine del vertice, Salvini ha diffuso via Facebook il suo commento in proposito, lasciando scrivendo che “si parte dal Centrodestra ma continua il dialogo, a partire dal Movimento 5 Stelle”. L'unica cosa che il segretario della Lega esclude è “di fare un governo insieme al Pd, che ha fatto disastri negli ultimi sei anni”.
Lo scenario
A quanto sembra, e secondo quanto riferito da fonti leghiste, Salvini non sarebbe disponibile a ricevere un incarico senza essere certo di avere una maggioranza chiara in Parlamento, lasciando intendere di non essere propenso a ricercare i voti nelle Camere perché “non si cercano come funghi”. Insomma, l'unità sembra persistere ma Salvini non rinuncia a sondare il terreno pentastellato e non sembra essere restio all'idea di un governo d'intesa, come invece lo è a quella di un esecutivo di minoranza. Il tutto mentre Giorgia Meloni ha pubblicato una nota nella quale ribadisce che il Centrodestra è alla ricerca “di una maggioranza in Parlamento” e che chiederà “un incarico per Salvini”.