Sull’onda del successo di Tsipras in Grecia Nichi Vendola prova a lanciare un progetto di sinistra alternativo al Pd di Matteo Renzi. Lo ha fatto dal palco di Human Factor a Milano durante la convention organizzata da Sel. L’attacco al premier è duro: “E’ peggio di Berlusconi” dice il governatore della Puglia che prova a porre le basi di un fronte che non sia più soltanto anti Nazareno ma più specificamente contro il presidente del Consiglio. “Il renzismo – ha detto Vendola – trova la sua massima espressione proprio nel Patto del Nazareno ed, in vedrà la nascita di un partito della Nazione composto da Pd e Fi”. Significativa la presenza di Pippo Civati che ha assicurato di non voler lasciare il Pd ma ha evocato una possibile scissione tra i dem.
“In tanti se ne sono già andati – ha spiegato-. Non c’è bisogno di dividere il Pd ma io non posso garantire che questo non succeda. Non c’è alcun disegno per rompere”. L’esponente della minoranza democrat ha elencato i punti di contrasto con la leadership: conflitto d’interesse, legge elettorale, riforme, lavoro e Colle. E proprio sulla prossima elezione del nuovo capo dello Stato Civati ha insistito sulla candidatura di Romano Prodi. “Non capisco perché il segretario non abbia detto una parola” ha osservato.
Il progetto è quello di creare uno schieramento che si opponga alla scelta che uscirà dall’asse Renzi-Berlusconi e sostenga l’ex leader dell’Ulivo. Civati spera di portare dalla sua parte Sel, i dissidenti del Pd e il Movimento 5 Stelle che proprio sabato ha escluso la sua partecipazione alle consultazioni indette dal premier. I contatti con i grillini si sono fatti più intensi negli ultimi giorni. Civati si è detto poi d’accordo con Vendola quando dice che il presidente del Consiglio non debba essere “il garante di un patto scellerato ma della Costituzione”