Nessuna grazia: l’Olanda processerà gli hooligan del Feyenoord che lo scorso 19 febbraio danneggiarono il centro di Roma prima della gara di Europa League contro i giallorossi. Tra i capi d’accusa contestati ad alcuni dei 44 facinorosi a processo ci sono anche le violenze nei confronti delle forze dell’ordine italiane. In un primo tempo si era diffusa la notizia che per i danni alla Fontana opera di Pietro e Gianlorenzo Bernini non ci sarebbe stato processo per mancanza di prove filmate ma, l’errata notizia frutto di un equivoco, è stata poi smentita da fonti giudiziarie italiane. A mettere nei guai gli hooligan filmati e testimonianze raccolte nei mesi successivi dagli inquirenti olandesi con l’aiuto dei colleghi italiani, una volta che i sospettati erano tornati nel proprio Paese.
Quel giorno centinaia di ultrà invasero il salotto buono di Roma, ubriacandosi, orinando in strada, scontrandosi con i contingenti di polizia, fino a oltraggiare la Barcaccia ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti. I 44 tifosi, tra i 17 e i 44 anni di età, dovranno rispondere di aggressione alle forze dell’ordine e disturbo della quiete pubblica, secondo quanto riferito. Alcuni di loro anche di danneggiamento della fontana.
Uno di loro, un ragazzo di 21 anni originario di Zierikzee, sarà processato per tentato omicidio, secondo l’agenzia di stampa olandese Anp, perché avrebbe lanciato un petardo contro un funzionario di polizia. Finora si sono svolte solo le udienze preliminari: il processo vero e proprio si terra’ a Rotterdam tra la fine di novembre e i primi di dicembre. Al termine degli scontri a Piazza di Spagna rimasero feriti 16 agenti. I fatti di Roma ebbero una eco internazionale per le immagini di devastazione della piazza e della Barcaccia. Una serie di sottoscrizioni promosse da olandesi in Italia e in Olanda hanno permesso di raccogliere alcune migliaia di euro, a fronte di circa 200 mila euro spesi dal Campidoglio per il restauro della fontana.