Nemmeno è entrato in vigore e l’Italicum deve già fronteggiare una valanga di ricorsi. A varare l’iniziativa che partirà ufficialmente con la raccolta adesioni il prossimo 29 ottobre, il coordinamento Democrazia costituzionale, a cui aderiscono, come si legge sul sito dello stesso coordinamento, giuristi, comitati cittadini e associazioni.
Il 29 alla Camera, inizierà la campagna di raccolta di adesioni e “tra il 2 e il 6 novembre – spiegano dal coordinamento – saranno presentati ricorsi contro l’Italicum in tutti i tribunali dei distretti delle Corti d’appello”. Al centro delle critiche, in particolare, il premio di maggioranza “che consente a un partito di trasformare una minoranza in una maggioranza schiacciante” e il ballottaggio, entrambi pilastri fondamentali della nuova legge elettorale.
Per tutta risposta Matteo Renzi è tornato a difendere l’Italicum. “Il mio governo è il 63esimo in 70 anni di storia repubblicana – ha spiegato il premier dal Business Forum di Lima, in Perù -. Ora abbiamo fatto una riforma della legge elettorale e stiamo concludendo una riforma della Costituzione proprio per dare più certezze e stabilità”. Il mondo, ha sottolineato, “sta cambiando a velocità impressionante e tutti i paesi devono fare sforzi per cambiare: tutti i paesi hanno il dovere di darsi regole più efficaci perché gli imprenditori in particolare sanno che la certezza delle regole del gioco è una precondizione per lo sviluppo”.