Vaccini, Ilva e migranti. Tre vicende su cui, nell'ultimo periodo, si è concentrata l'azione di governo. Temi che riguardano il lavoro, la sicurezza e la salute e, quindi, toccano direttamente la pelle dei cittadini. I risultati raggiunti? Non sufficienti secondo Mirko De Carli, coordinatore per il Nord Italia del Popolo della Famiglia.
I provvedimenti dell'esecutivo Lega-M5s su questi argomenti stanno anche mettendo alla prova le possibilità di tenuta della coalizione. Che ne pensa il Popolo della Famiglia?
“Come stavamo sostenendo da tempo il maggior limite di questo governo è quello della annuncite. A parole, per conservare un’immagine di 'governo di cambiamento' che vuole tenere fede alle promesse elettorali, Salvini e Di Maio sembrano sempre stare spaccando il mondo. Poi nei fatti, e lo dimostrano le decisioni di questo ultimo periodo, continuano a fare quello che già stavano facendo i governi precedenti. E’ inevitabile che accada così, perché ci sono delle contraddizioni politiche interne nella compagine governativa che non consentirebbero altri risultati. Il resto è mancanza di competenza e di strategia, che non consente al governo di raggiungere dei risultati coerenti con un'ispirazione politica di ampio respiro, in quanto la stessa manca completamente”.
Ieri è stato raggiunto l'accordo sull'Ilva. Il Pd sostiene che, alla fine, il governo sia stato costretto a confermare il piano Calenda. E' così?
“Sulla questione dell'Ilva, alla fine il governo non ha potuto fare altro che confermare il raggiunto accordo con ArcelorMittal, senza garantire nemmeno un’unghia in più sia dal punto di vista del mantenimento dei posti di lavoro, che per la questione ambientale. Già il governo precedente, con il ministro Calenda aveva saputo raggiungere una soluzione simile, tenendo conto di come non si potesse fare di meglio”.
Sul fronte dei vaccini si è mantenuta l'obbligatorietà introdotta dal decreto Lorenzin ed è stata prorogata l'autocertificazione che i genitori dovranno presentare alle scuole. Non esattemente quello che era stato promesso prima del voto…
“Noi del Popolo della Famiglia abbiamo sempre sostenuto, come del resto facevano anche molti leghisti e pentastellati prima delle elezioni, che si dovesse arrivare all'abrogazione del decreto Lorenzin, perché il numero di vaccini obbligatori da esso proposto era ed è ingiustificabile e comunque lesivo della libertà delle famiglie. Adesso, nonostante ci si giri intorno, l'impianto normativo confermato dal ministro della Salute continua a mantenere in piedi la stessa situazione liberticida prevista dal decreto”.
Altro argomento caldo è quello dei migranti. Veniamo dallo spinoso caso Diciotti…
“L'accoglienza indiscriminata non funziona. Sosteniamo da tempo che l'unica soluzione è quella di implementare la possibilità di un riconoscimento in mare di chi abbia veramente diritto di asilo, per difendere non soltanto i cittadini italiani ma anche coloro tra i migranti che veramente scappano dalla fame e dalla guerra. I respingimenti devono essere fatti all'origine, senza consentire lo sbarco sul territorio nazionale di chi non ha diritto, e le convenzioni internazionali non possono essere applicate come un’arma di ricatto umanitario per l’Italia”.